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De Laurentiis: “Mi sono sfasteriato di come vanno certe cose nel calcio. Su Sarri sapevo da tempo”

Redazione

Rileggi la diretta dell'intervento di De Laurentiis e Rizzoli. "Sono stufo", dice il patron

DIRETTA -Insignito del premio Finantcial Fair Play, premio Football Leader 2018, il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis parlerà alle ore 10:30 dall'Aula Magna della Federico II di Napoli, nella sede di Monte Sant'Angelo.

Segui la diretta testuale su Calcionapoli1926.it (clicca F5 per aggiornare).

- Presenti all'evento anche il designatore arbitrale Nicola Rizzoli e il giornalista Mario Sconcerti. Modera Toni Iavarone.

- Arrivato il Presidente del Napoli in università. Come prima cosa De Laurentiis ha voluto fare un selfie con gli studenti

-Parla Rizzoli.

“Voglio ringraziare tutte le persone che hanno organizzato e ci hanno dato la possibilità di essere qui. Sono molto contento di poter parlare alla città di Napoli. Credo che attraverso il confronto, soprattutto quando è costruttivo, si possa crescere. Vengo con l’obiettivo di far conoscere meglio il nostro mondo e questa tecnologia, positiva ma che può migliorare ancora”

“Siamo partiti in anticipo rispetto agli altri. Avremmo dovuto farlo questa estate. Siccome parliamo di numeri, mi fa piacere confrontarmi con persone che mi aiuteranno in tal senso”

“Il VAR deve avere la minima interferenza sul gioco, il protocollo è unico a livello mondiale, nonostante la qualità del calcio italiano permetterebbe di averne uno personalizzato. L’ultima caratteristica della tecnologia, poi, è quella di correggere solo gli errori chiari e ovvi”

Dopo aver mostrato dati e statistiche si è giunti alla conclusione che il VAR ha commesso un totale di 17 errori di cui 8 decisivi al fine del risultato.

Rizzoli: “Il nostro obiettivo è la chiarezza, per cui abbiamo chiesto agli organi competenti di poter consentire 2 volte massimo durante i match l’intervento anche degli allenatori, che potrebbero così richiedere l’intervento del VAR"

TERMINATO L'INTERVENTO DI RIZZOLI

- Interviene il Direttore della Comunicazione della SSC Napoli Nicola Lombardo:

“Noi rispettiamo molto l’intervento degli arbitri. Tutti i nostri ragazzi sanno che le polemiche sono inutili e non vanno fatte. La nostra linea è quella di non criticare mai gli arbitri, anche quando commettono degli errori. Solo una volta, l’anno scorso in occasione della gara tra Juventus e Napoli in Coppa Italia, sollevammo delle polemiche ma ci fu detto che la RAI non aveva menzionato né chiesto nulla. Noi chiedemmo questo anche per le richieste dei nostri tifosi. Gli arbitri vanno tutelati e a Dimaro, in una delle prime riunioni coi giocatori, gli faremo capire di dover limitate ogni aggressione verbale. Il bello del calcio è anche la discussione, ma bisogna capire che i nostri calciatori vivono nel rispetto del FairPlay”

-Parla il Presidente Aurelio De Laurentiis:

“Non voglio soffermarmi né sulle parole di Lombardo né voglio fare un je accuse. Il problema è che a me ha “sfasteriato” che nel calcio siamo tutti ponzio pilato, nessuno vuole assumersi le responsabilità".

“Per me un arbitro è una persona equidistante, che non può avere un ruolo politico. Poiché se appartiene a una categoria, già è un errore, poiché quell’associazioen dovrà dare dei voti e schierarsi, quindi crea uno sgancio”.

“Nel calcio si è vissuto sul compromesso conveniente dell’ingnoranza. Nel 1996 Veltroni trasformò i club in società con finalità lucrative, andavano fondate serie a, b, c. In Inghilterra la Premier è indipendente dalla figc locale. Credo che gli arbitri andrebbero assunti, profumatamente pagati e ammoniti dalla lega di serie a. Non gli si può fare nemmeno un carico negativo, che gli portano contro le tifoserie”

“Credo allora che la Serie A dovrebbe ingaggiare gli arbitri e, se viene istituito il meccanismo del VAR, non è che la federcalcio dice che noi non possiamo parlare. Se è un esperimento ed è il primo

Anno, vuol dire che tutti siamo

Pronti a non criticare ma studiamo insieme. Perché lasciare sempre il Male della dietrologia? Come che la Juve ha influenza sulla classe arbitrale, come a Pechino”

“Ascoltando pensavo che arbitri, società e giocatori dovremmo riunirci e scrivere uh regolamento di cosa è verificabile col var e cosa no”

“Non possiamo ogni volta dichiarare guerra agli arbitro, sono il nostro tesoro, per questo dovrebbero essere dei tecnici, lontano”

“Il calcio andrebbe inserito a livello didattico nelle scuole, fin dalle elementari, perché bisogna imparare anche a come comportarsi. Nei piccoli campo si vedono episodi contro gli arbitri inadeguati. C’è mio nipote, al quale ho detto che deve imparare, non può sfondare tutto a casa quando guarda il calcio! Quindi questo inverno l’ho scritto a una scuola calcio a Roma e adesso conosce a memoria tutti i calciatori del mondo! Se noi facessimo capire fin da subito quando è importante questo

Gioco, collettivo e non individuale, sarebbe giusto. È importante cercare di seminare passione e rispetto. Lo deve fare anche il Var”

“Per me noi abbiamo fatto un grande campionato, l’unico errore è stato uscire dalle coppe, che sono il veicolo per raccontarci ai tifosi che sono nel mondo”.

TERMINA L'INTERVENTO DI DE LAURENTIIS

Rizzoli commenta:

“Rispetto e ascolto volentieri tutti, figurarsi una persona così importanti. Quello che posso garantire per togliere se e ma, poiché si fa facilmente dietrologie, è che queste regole del protocollo ci sono e sono chiare”

“Si può ancora modificare e chiaramente migliorare. Ci sono queste regole, la control room è un obiettivo, ma non so ancora quando sarà pronta”

“Tutto quello che riguarda il discorso politico, non sono io che dovrò rispondere. Per ciò che riguarda invece, i tecnici, c’è da dire “chi li mette lì, chi sono?”,

-Gli studenti presenti in aula pongono le loro domande agli ospiti.

Tra le tante una importante su Sarri al Presidente

“Non ci sono retroscena sull’addio di Sarri. Semplicemente da tempo aveva comunicato che la scandendo fosse arrivata. Avendo nelle mani un’azienda, non posso state a disposizione degli altri ma viceversa. Mi sono

Mosso e ho portato Ancelotti al Napoli. Con lui abbiamo cominciato a lavorare sia in due giornate romane sia con lui da Londra e dal Canada”, la risposta del patron

“Dall’ultimo Giorno di campionato a Castelvolturno ci sono lavori in corso. Ieri ho mostrato al figlio di Ancelotti e al resto dello staff com’erano i campi e come saranno. Abbiamo fatto del ragionamento con de Nicola, il nostro medico, col Nostro Cuoco ecc per programmare affinché questo nuovo gruppo di lavoro possa lavorare al meglio”

“Io mi sono preoccupato all’inizio pensando che l’erba del vicino fosse più verde, ma durante il

Mercato “offendiamo” i giocatori che con impegno hanno vestito i colori del Napoli, pensando a chi comprare. Quelli che abbiamo in rosa, di giocatori, ce li invidiano tutti: chi deve andare a Londra, chi al City, chi in Cina. Non dimenticherò mai quando Conte mi fece la corte spietata per Koulibaly, facendomi offrire due anni fa 58 milioni dal Chelsea per il calciatore. Poi è chiaro che gli allenatori hanno delle loro convinzioni, quindi per loro è meno fondamentale qualcosa che per noi magari lo è. Ad esempio magari consiglia che sia meglio ricominciare a un Verdi più anagrafico per un nero di esperienza”

“Con Carlo faremo quello che vogliamo fare, non dovete preoccuparmi. Vedremo anche gli altri cosa faranno”’

Poi sempre Dela sul Calcio Giovanile:

"Ho sempre dato importanza al calcio giovanile, infatti abbiamo tirato fuori Insigne e adesso luperto. Vorrei fare di più. Ma se vengo e subentro a un fallimento, quindi devo creare da zero, il problema è quello di avete delle strutture. Ancora sono in sospeso col San Paolo, siccome non sono aiutato da questa città, che è andata a chiedere al coni quanto chiedermi d’affitto e poi mi si chiede quasi il Doppio...”

“Quindi prima devo trovare 100 ettari non inquinati, poi dei sindaci intelligenti che mi lascino fare. Infine devo risolvere il problema dello stadio. Avevo offerto 2 anni fa 25 mln di euro, Auricchio disse che li avrebbero messi loro. Poi non ha detto nulla e due mesi fa si è scoperto che il credito sportivo non gli aveva dato nulla. Se non intervengo io con De Luca, da fesso, lui ha acconsentito a dare 20 mln al Comune. Gli ho fatti capire il danno nel bloccarmi i settori dovendo giocare la Champions

De Laurentiis viene premiato da Renzo Ulivieri con il riconoscimento Football Leader Financial Fair Play

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