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Zerbin, lo scopritore: “Juve e Inter su di lui, ma il Napoli ci ha creduto di più”

Giovanni Pietropaolo

Le parole dello scopritore di Alessio Zerbin Alex Casella a Tuttomercatoweb

Lo scopritore del talentino Alessio Zerbin Alex Casella ha rilasciato delle dichiarazioni ai microfoni di Tuttomercatoweb sul percorso dell'attaccante in forza al Napoli. Il calciatore passa alla storia come uno dei calciatori capaci di debuttare prima in Nazionale che in Serie A - da tesserato di un club della massima serie.

Zerbin, lo scopritore: "Annata fantastica a Vercelli che gli ha permesso di debuttare prima in Nazionale che in A"

Di seguito le dichiarazioni dello scopritore di Alessio Zerbin Alex Casella a Tuttomercatoweb:

"Giocava in Prima Categoria a Suno, con una proprietà fortissima sul settore giovanile. Mandai un mio collaboratore a vedere tutte le partite del Suno in quel periodo e mi segnalò questo ragazzo, che fisicamente era molto piccolo ma aveva qualità tecniche sopra la media e lo dimostrava già con i grandi. Decidemmo di prenderlo per il settore giovanile, con l'idea di inserirlo nella rosa Allievi. Invece nel giro di un anno è passato prima in Juniores nazionale e poi in prima squadra. E addirittura all'esordio in Serie D fece una tripletta in 45'".

Sul debutto in Nazionale

"Quand'era un ragazzino al Gozzano sicuramente non era una cosa ponderabile. Ma l'anno scorso a Vercelli ha fatto il salto di qualità e tutti noi lì eravamo convinti che sarebbe arrivato in Serie A. Ovviamente l'arrivo in Nazionale non puoi prevederlo, però ha fatto vedere delle cose importantissime per la categoria cadetta, ha due-tre marce in più degli altri. Quando si sale di categoria calciatori con le sue caratteristiche si trovano più a proprio agio perché il campo si apre e ci sono più ribaltamenti di fronte".

Sull'interesse dei club ad inizio carriera

"Quand'era un ragazzino e giocava sotto età faceva gola a molti club importanti: Juventus, Inter, Genoa, Verona, Palermo. Poi, pian piano che l'interesse aumentava e che quindi aumentavano anche le cifre, le cose sono cambiate e sono rimaste meno società. Quelli più interessati erano Giuntoli per il Napoli e Faggiano per il Parma, alla fine se l'è aggiudicato il Napoli".

Sulla scelta del Napoli

"Giuntoli ci ha creduto molto e siamo riusciti a convincere anche Alessio che Napoli fosse il percorso più giusto per lui e per la sua crescita. E alla fine così è stato. Sono passati oltre cinque anni da allora ed è cresciuto tantissimo. Il salto importante l'ha fatto l'anno scorso a Vercelli, è stato questo passaggio a portarlo a debuttare in Nazionale ancor prima di debuttare in Serie A".

Sul primo ricordo di Zerbin

"Quando lo prendemmo, nonostante avesse appena 16 anni, fremeva per giocare in prima squadra ma noi non lo ritenevamo ancora pronto perché era molto mingherlino. Invece in un anno crebbe molto, prese molti centimetri e con le sue qualità tecniche è stato normale poi passare a giocare tra i grandi. Poi è davvero un ragazzo perbene, un professionista, ma credo che questo vada da sé: se arrivi a quei livelli lì non ci arrivi soltanto con le doti tecniche".