Ivan Zazzaroni, direttore del Corriere dello Sport, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Radio Marte, soffermandosi su un possibile caso Anguissa e il calciomercato del Napoli.
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Zazzaroni: “A Napoli può scoppiare un caso Anguissa, ci sono promesse non mantenute”
Zazzaroni su un possibile caso Anguissa al Napoli
"Caso Anguissa? Credo ci sia un problemino riguardante delle promesse non mantenute. I giocatori di origine africana sono permalosi, io mi auguro che Anguissa risolva tutti i suoi problemi se ne ha e spero che la cosa che mi hanno raccontato non sia vera, ma ne dubito".
Sul decreto crescita
"Io sono un nemico assoluto del decreto crescita perché è ingiusto che si favorisca l’ingresso in Italia di giocatori stranieri mentre ci sono degli italiani che non giocano. Se tu mi dici il decreto crescita mi porta Ronaldo, posso anche essere d’accordo. Questo decreto nasce per motivi totalmente diversi, mentre il calcio ha voluto sfruttarlo a modo suo e si vedono i risultati. La realtà è che il Milan a livello tecnico ha sbagliato pochissime scelte. Anche il Napoli ha fatto pochi errori sotto questo punto di vista, ma l’ho detto e lo ripeto: il più grande acquisto del Napoli è la permanenza dei suoi giocatori".
Sul calciomercato del Napoli
"Deulofeu? Arriverà al posto di Mertens che è un discorso chiuso. Olivera è un buon giocatore, Kvaratskhelia ho visto un po’ di filmati e mi sembra un fenomeno. Deulofeu è molto tecnico ed ha fatto benissimo. È un giocatore di grande qualità, anche se non è Insigne perché ha un altro ruolo. Ha un costo, ma si sa benissimo che i rapporti Napoli-Udinese sono eccellenti e se interviene De Laurentiis lo porta a casa. Koulibaly? Il Barcellona fa un sacco di contratti che non riesce ad onorare. Se prendo Bremer e do via Koulibaly accetto la cosa. Se il Barcellona non risolve i propri problemi io lo vedo ancora a Napoli a meno che non intervenga qualche altra squadra. La speranza per il Napoli è che con i tre che sono arrivati possano restare tutti gli altri. Lo scorso anno dovevano essere venduti tutti, sono rimasti ed hai rischiato di vincere lo scudetto".
Sul calcio italiano
"Il calcio è diventato come la vita. Pensate davvero che con gli americani in Italia la qualità del calcio potrebbe calare più di così? In Spagna crescono tanto delle realtà, ad esempio il Siviglia o il Villarreal. Da noi si va sempre peggiorando sotto ogni punto di vista. Si ha paura di cambiare guida tecnica per non pagare due stipendi, oppure si aspetta prima di vendere per poi comprare".
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