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AIC, il vicepres.: "La Serie A ha la peggior redistribuzione economica. Serve una riforma”

Redazione

Il vicepresidente dell'AIC si esprime sulla Serie A

In diretta a ‘Un Calcio Alla Radio’, trasmissione di Umberto Chiariello in onda su Radio CRC, è intervenuto Umberto Calcagno, vicepresidente AIC:

"Ci sono stati episodi al limite per quanto riguarda la regolarità dei campionati. Certamente la situazione che si è venuta a creare in Serie B è stata la ciliegina sulla torta. Ad inizio stagione abbiamo vissuto una situazione giuridicamente aberrante, forzature che non hanno portato a giudizi nel merito, ma sempre a procedimenti finiti nel nulla, a me questo è dispiaciuto a livello personale, ma dovrebbe dispiacere a tutti quelli che hanno a cuore il nostro sistema, non fosse altro anche che qualche squadra è stata costretta a riposare nelle ultime di campionato. La Serie B a 19 la considero illegittimo. Non penso che rubino tutti, sicuramente massimizziamo gli introiti e mettiamo in secondo piano gli assetti tattico-sportivi. Oggi si parla di Champions League allargata ed avrebbe un effetto disastroso sui vari campionati. Nelle sottocategorie c'è bisogno di una riforma, bisogna ripensare alle strutture tecnico-sportive e alla distribuzione delle risorse. Continuiamo ad inasprire le norme d'iscrizione ai campionati, se non si parte da un ripensamento dalla distribuzione delle risorse, non si va oltre. Noi dell'AIC non ci siamo mai opposti alla riduzione di squadre per campionati. Nel 2012 facemmo una riforma in Serie C da 90 a 60 squadre, ma questo non può migliorare la situazione: dati alla mano, i problemi ci sono comunque. In Serie A, la redistribuzione è sbagliata, rispetto ai massimi campionati europei"