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Getty Images
Amir Rrahmani, difensore del Napoli ma in prestito al Verona fino a fine stagione, ha rilasciato un'intervista ai microfoni del Corriere dello Sport. Di seguito le sue dichiarazioni.
Sul passaggio al Napoli:"Ma io sono bravo ad isolarmi, a scacciare qualsiasi tipo di distrazione. La proposta del Napoli non ha modificato il mio atteggiamento e quando ci fu l’offerta ne parlai subito con Juric: mi volle parlare, mi disse che se avessi accettato avrei dovuto poi garantirgli e promettere identico rendimento. Penso di essere stato di parola. Io conosco un solo metro di comportamento: la professionalità, che ovviamente include l’impegno".
Su ciò che significa per lui l'approdo al Napoli:"Ho rispetto per il Verona e mi crea imbarazzo persino dover parlare in questo momento di una vicenda che apparterrà al mio futuro. Io qui sono stato benissimo e il giorno in cui dovrò andare via, vorrò salutare nel modo più giusto. Ma sono anche un professionista e a me è capitata la possibilità di andare a giocare in un club che ha l’ambizione di arrivare in fondo a tutte le competizioni. È una opportunità che ho afferrato con soddisfazione ma senza dimenticare chi mi ha consentito di poterla cogliere".
Su come si auto definisce: "Modestamente, penso di essere tatticamente intelligente, di saper leggere anche in anticipo le varie situazioni che propone una partita. Mentre devo migliorare in fase offensiva, sulle palle inattive, perché di testa potrei segnare più di quanto sia riuscito a fare sinora".
Sul suo idolo: "Paolo Maldini su tutti. Ma non nascondo di aver avuto un debole per Vermaelen quando giocava nell’Arsenal".
Sull'attaccante più complesso da marcare:"Faccio tre nomi: Cristiano Ronaldo, Gervinho e Boga".
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