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Esposito: “Verona-Napoli? Serviva un segnale forte dopo il KO contro il Milan”

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Le dichiarazioni di Massimiliano Esposito a 1 Football Club

Raffaele Troiano

Pochi giorni dopo la vittoria del Napoli di Spalletti sul Verona per 2-1, è intervenuto a 1 Football ClubMassimiliano Esposito. L'ex calciatore si è soffermato principalmente sul momento attuale degli azzurri e sull'attaccante belga Dries Mertens.

Esposito: "Il Napoli ha interpretato al meglio la gara contro il Verona"

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Di seguito le dichiarazioni di Massimiliano Esposito rilasciate a 1 Football Club:

"Verona-Napoli? Mi aspettavo una partita più difficile, però il Napoli ha interpretato nel migliore dei modi la gara. Doveva dare un segnale forte dopo la sconfitta con il Milan e l'ha dato. È stata padrona del campo quasi per tutta la gara sfiorando due volte il gol con Fabian Ruiz. È stato un Napoli che ha fatto dimenticare in fretta la brutta sconfitta nello scontro diretto con il Milan, quindi ha riaperto quella parentesi di sogno scudetto che forse in tanti avevano chiuso".

Sul suo passato al Napoli

"Sono contento di essere venuto a Napoli, per me è una seconda pelle. Non sono stati anni facili, è il mio unico rammarico, ma vestire quella maglia e giocare al San Paolo vivendo determinate emozioni con la tua gente non è da tutti. Sono quindi felicissimo di averle vissute".

Sulla rivalità extracalcistica di alcune tifoserie contro Napoli

"Io credo che sia tutta invidia da una parte (ride, ndr). Posso assicurare che non tutti i veronesi sono così. Dovrebbe essere la Lega che dovrebbe intervenire e punire quella frangia di pseudo-tifosi che ha avuto questa idea disastrosa dello striscione. Mi meraviglia che abbiano lasciato passare questo striscione senza dire niente, per me è la Lega che deve intervenire perché non può passare inosservato questo messaggio. La politica c'entra ben poco, ci può essere ma fino ad un certo punto. Non fino al punto di scrivere striscioni di questo genere. Faccio fatica a rispondere perché diamo indirettamente voce a gente che non lo merita: giusto parlarne perché sono episodi da condannare, ma non più di tanto".

Su un possibile problema del Napoli sugli esterni d'attacco

"Potrei essere d'accordo in parte, ma avendo giocato per tanti anni in quel ruolo ti posso garantire che quando inizi a fare bene le due fasi, dopo non è semplice arrivare davanti con lucidità da fare il passaggio o il tiro giusto. È ovvio che se ci arrivi lucido allora è tutto facile, ma non lo è fare su e giù e poi trovare le giocate di qualità. Se sei in salute sia fisica che mentale allora ti risulta tutto più facile, ma in un campionato non lo è. Per esempio Insigne quando lo faceva anni fa era più semplice, ora le due fasi iniziano a farsi sentire, quindi o ne fai bene una o l'altra".

Su Mertens

"Non è più il Mertens giovane che era arrivato a Napoli, ma non è neanche finito. Può tornare utile in alcune frangenti della partenza, ma meglio averlo in gruppo che non averlo secondo me nel corso del campionato".

Su Lazio-Venezia

"Sono partite complicate, perché quando si affrontano due squadre che per un motivo o per un altro lotta per un obiettivo importante, i risultati non sono sempre così scontati od ampi a livello di gol. I valori in campo erano diversi, il Venezia deve salvarsi e darà battaglia fino alla fine per riuscirci. La Lazio è una squadra che è più strutturata e giocatori di valore e qualità, ecco perché il risultato è stato solo di 1-0".