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L'azzurro Simone Verdi quest'oggi ha rilasciato un'intervista a Radio Kiss Kiss Napoli per commentare la prima parte di stagione e la sua avventura con Ancelotti in panchina: "La scorsa settimana è stata bellissima, venivamo da una sconfitta ma contro il Liverpool ci siamo rialzati. Davanti al nostro pubblico è stata un'emozione indimenticabile, che porterò con me tutta la vita. Poi è proseguita perfettamente con la vittoria contro il Sassuolo. Una sfida complicata, contro una squadra ben organizzata e con un gioco che ha messo in difficoltà sia Inter che Juve. Non l'abbiamo sottovalutata e siamo rimasti concentrati, fino a chiuderla con il gol di Insigne".
ROSA IMPORTANTE - "Il mister tiene tutti sulle spine e, siccome fa giocare tutti, fa sentire tutti importanti. C'è chi giocherà di più, ma dà opportunità a tutti e bisogna saper sfruttarle".
NAPOLI NEL DESTINO - "Ricordo ancora bene il mio primo gol in Serie A, fu al San Paolo. Come potrei dimenticarlo! Poi in Champions League ho esordito ancora grazie alla maglia azzurra."
RAPPORTO CON LA CITTA' - "Io e la mia compagna siamo una coppia a cui piace vivere la città, anche a Bologna eravamo partecipi della vita cittadina. Napoli, per entrambi, era una città nuova e quindi quando abbiamo del tempo, giriamo molto. Siamo stati anche a Capodimonte, diciamo che ci piace arricchirci. Io sul presepe? Sì, ci hanno già regalato la statuetta! E' una cosa nuova, che stiamo vivendo molto bene".
GOL AL TORINO - "E' stato il primo con la maglia azzurra e davanti a una mia ex squadra. Come tanti altri gol, lo ricorderò per la vita essendo stato il primo e l'azione poi è stata bellissima".
ANCELOTTI E LA MATURAZIONE - "Lavorare col mister ti arricchisce il bagaglio tecnico e come persona, giocatore. Nella mia carriera ho avuto allenatori importanti, senza nulla togliere agli altri, tutti mi hanno lasciato qualcosa".
GRUPPO AZZURRO - "Conoscevo già alcuni, come Mario Rui, Meret, ecc... Il gruppo è stato una sorpresa, perché non me lo aspettavo così semplici e umili, nonostante siano dei grandi campioni. Il karaoke? Salire su una sedia è più difficile che esordire in Champions perché non so cantare (ride, ndr)".
LA STAGIONE DOPO LA SOSTA - "Sarà un momento importante con sfide difficile, come lo sarà anche l'Udinese in casa con un allenatore molto propositivo. Poi il PSG, contro il quale non bisognerà perdere perché è un test importante per capire anche quanto siamo cresciuti. A inizio stagione avevamo giocato contro il Liverpool e da quel momento abbiamo capito di aver fatto un grande salto in avanti e non dobbiamo tornare indietro. Abbiamo però ancora tanta crescita da fare".
OBIETTIVI E NAZIONALE- "Penso alla Nazionale, ma in questo momento al cosa principale è lavorare per fare bene con il Napoli. Se fai bene con il club, la Nazionale è una conseguenza. Preferisco calciare di mancino, ma mi trovo anche di destro. Per quanto riguarda il ruolo, davanti ho la fortuna di poterne interpretare vari. Sto giocando prevalentemente a sinistra e va bene tutto. Io cerco di fare il meglio possibile, vedrà il mister".
CRITICHE PASSATE - "A gennaio fu un sì a Bologna, perché mi aveva dato fiducia nonostante precedentemente, col Carpi, non avessi fatto bene. Mi sembrava doveroso continuare e dare fiducia. Poi a giugno ho accettato la proposta, nonostante altre offerte. Napoli ci sta accogliendo bene, solo all'inizio abbiamo avuto qualche problemino di adattamento. E' normale, perché Napoli è diversa da tutte le altre città. Adesso abbiamo trovato un equilibrio e viviamo la città in modo spensierato".
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