A Radio Marte, nel corso della trasmissione "Si gonfia la rete", è intervenuto Gian Piero Ventura, ex allenatore, che ha parlato del Napoli di Spalletti e di altri temi legati alla Serie A.
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Ventura: “Spalletti l’allenatore che ha inciso di più. Scudetto? Dipende dall’Inter”
Le parole dell'ex allenatore
Ventura sul Napoli e su Spalletti
Le parole di Ventura:
"Scudetto? Chiaramente l'Inter per organico e risultati è la favorita ma c'è ancora un girone di ritorno, quindi non credo mai alle cose già definite. Basta un risultato negativo. Il Milan perde in casa con lo Spezia, il Napoli ha perso 6 punti con Empoli e Spezia, può succedere anche all'Inter. Campionato ancora aperto quindi. Napoli con un po' di sfiga? Chiaramente ha inciso, la squadra ha perso i giocatori in assoluto più importanti come Koulibaly, Fabian Ruiz e Osimhen, che sono difficilmente sostituibili.
Credo che basti riflettere sul fatto che si sono persi i 6 punti di cui parlavo prima, situazione un po' esagerata. Con quei punti saresti in piena corsa, il campionato quindi è sopra le righe e si è stati bravi a interrompere il filo interrotto. La vittoria di Bologna è molto più importante dei 3 punti. Basta una giornata per ribaltare ulteriormente giudizi e classifica. Il Napoli per me sta facendo un campionato sopra le righe.
Chi tra gli allenatori delle prime 4 ha dato di più alla sua squadra? Tutti hanno inciso perché Gasperini lo fa ormai da 3-4 anni, Spalletti forse ha inciso più di tutti perché è entrato in una società nuova e con qualche problematica. Pioli ormai è figlio di Milanello mentre Inzaghi è subentrato ma nella squadra Campione d'Italia e con una rosa importantissima oltre che con un modo di giocare già acquisito. Per lui è stata una partenza agevolata.
Il Napoli può recuperare l'Inter? Come dicevo prima il campionato è ancora aperto, manca in pratica tutto il girone di ritorno. Può succedere tutto e di più, siamo a livelli di numeri in cui basta una domenica storta. La mia esperienza al Napoli? Credo che non sia mai successo che una squadra del calcio italiano fosse iscritta al campionato con un solo giocatore tesserato, era Sosa. La società ha fatto un lavoro straordinario, il Napoli è stabilmente in Europa quindi è sinonimo di grande lavoro e programmazione, vanno fatti i complimenti in senso generale. Ogni anno ovviamente bisogna alzare l'asticella. La partenza di quest'anno è stata strabiliante, poi è successo quello che è successo. Anche al Milan a volte sono mancati alcuni difensori ma al Napoli sono mancati i migliori giocatori.
Torno ad allenare? No, ho voglia di godermi un po' la vita dopo 37 anni ininterrotti di calcio, dedicherò un po' di tempo a me stesso e alla mia famiglia. Vivo ancora di calcio ma non ho più il desiderio di allenare".
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