È un Napoli manovriero quello che scende in campo al Penzo di Venezia e prova, sin da subito, a prendere in mano il pallino del gioco. E in parte è proprio questo il copione del match visto che all'esito dei primi quarantacinque minuti di gioco, la banda Spalletti chiude con il 71 per cento di possesso palla. Un dato che fa riflettere, anche perché la casella dei gol dice mestamente "zero".
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Venezia Napoli, la cronaca
Chi legge il dato sul possesso palla potrebbe pensare a una partita a senso unico, ma sgomberiamo subito il campo da ogni dubbio: non è andata così. Il Venezia si rende pericoloso in un paio di circostanze e sfiora il gol con Okereke(provvidenziale l'intervento difensivo targato Ospina-Lobotka). Dal canto suo, il Napoli va vicino al vantaggio in due circostanze: prima con Politano - che sfrutta una meravigliosa combinazione tra Lobotka e Fabian - e poi con Osimhen che si defila sull'out di destra e lascia partire un diagonale tremendo. La palla si stampa sul palo! A proposito, questo è il sedicesimo montante del campionato azzurro, è record in Serie A. Sedici pali, un numero abnorme. Se solo la metà dei tiri avessero centrato la porta avversaria gli azzurri a questo punto della stagione sarebbero in testa al campionato (al netto di tutti gli infortuni). Magari.
Il secondo tempo
Nella ripresa gli azzurri partono subito forte occupando sistematicamente la metà campo avversaria, ma almeno nel primo quarto d'ora di gioco, la contesa vive di chiaroscuri. L'infortunio dell'arbitro Mariani interrompe il gioco per almeno cinque minuti, così al pronti via la gara va subito in ghiaccio e i calciatori sono costretti a scaldare i muscoli. Poi arriva il gol di Osimhen, arriva come un tuono, ed è un capolavoro di balistica. Ecco la dinamica dell'azione vincente. Politano prende palla sull'out di destra, disorienta il marcatore diretto con una finta di corpo e scodella la sfera nel cuore pulsante dell'area di rigore. A quel punto Victor salta si mimetizza col cielo d'acciaio della laguna. Un colpo di testa magistrale, un gesto atletico di pregevolissima fattura. Al minuto 99 Petagna mette in ghiaccio la gara. Non ci sono altri sussulti, malgrado gli otto minuti di recupero e un'entrata assassina di Eboue su Mertens (che paura). Ora testa all'Inter.
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