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Varriale: “Se ripartono tutti i settori produttivi, deve ripartire anche il calcio. Le spese dei tamponi ai club”

Mattia Fele

Il calcio e il mondo dello sport tutto, si domanda quando potrà riprendere a pieno regime. La normalità sembra ormai lontana nel tempo per tutti, atleti compresi, nonostante stiano continuando ad allenarsi da casa. Enrico Varriale, giornalista...

Il calcio e il mondo dello sport tutto, si domanda quando potrà riprendere a pieno regime. La normalità sembra ormai lontana nel tempo per tutti, atleti compresi, nonostante stiano continuando ad allenarsi da casa. Enrico Varriale, giornalista di RAI sport, con un post su Twitter ha reso noto il suo pensiero riguardo alla ripresa dei campionati. Il punto di vista del noto giornalista campano si basa su un concetto semplice: equità sulle limitazioni. Anche il calcio, motore produttivo non indifferente, deve riprendere se riprenderanno tutti gli altri i settori produttivi. Ovviamente il comune denominatore dovrà essere un fitto protocollo di sicurezza, comprensibile a tutti ed attuabile in misura straordinaria già dal primo giorno della fase 2.

Il post di Varriale

"3 cose sulla ripartenza del calcio. - La salute è il bene primario da tutelare - se ripartono, in sicurezza gli altri settori produttivi, non si vede perché non debba farlo il calcio, grande generatore economico del paese - le spese (tamponi,isolamenti) è giusto siano pagate dai club".

3 Cose su Ripartenza del calcio.

- La salute è il bene primario da tutelare

- se ripartono,in sicurezza,gli altri settori produttivi,non si vede perché non debba farlo il calcio, grande generatore economico del paese

- le spese (tamponi,isolamenti) è giusto siano pagate dai club.

— enrico varriale (@realvarriale) April 18, 2020