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Valdifiori: “Porto un gran ricordo di Napoli. Empoli? É una squadra ferita”

Leonardo Litterio

Le dichiarazioni di Mirko Valdifiori

Domenica alle ore 15.00 si affronteranno Empoli e Napoli allo stadio Carlo Castellani. Gli uomini di Spalletti proveranno a riscattarsi dopo i due risultati interni, ottenuti nelle ultime uscite di campionato. Al contempo la squadra di Andreazzoli risulta essere nel 2022, la peggiore d'Europa per rendimento, nessuna vittoria dal 12 dicembre 2021. Uno tra i numerosi ex di gara è sicuramente Mirko Valdifiori, che ad Empoli ha lasciato il segno mentre a Napoli ha faticato parecchio.

Valdifiori: "Porto un gran ricordo di Napoli. Empoli? É una squadra ferita"

Ai microfoni di PianetaEmpoli, nel corso della trasmissione "Orme Azzurre" è intervenuto il doppio ex di gara Mirko Valdifiori. Di seguito le sue dichiarazioni:

Entrambe le squadre non stanno vivendo un momento felicissimo. Il Napoli ha visto un po’ sfumare il sogno scudetto e sarà sicuramente arrabbiato, vorrà andare a Empoli per dare un segnale di essere ancora vivo. Dall’altra parte c’è un Empoli che dopo un girone di andata fantastico nel ritorno ha avuto difficoltà. Ma al tempo stesso vuole chiudere il discorso salvezza. Poi Empoli-Napoli è sempre stata una bella partita, speriamo di assistere a un altro bel match”.

Sul girone di ritorno dell'Empoli

Il girone di andata l’Empoli ha trovato anche ottimi risultati anche su campi difficili. Poi a un certo momento della stagione non dico che ti senti appagato ma magari vedi che hai tanti punti di vantaggio e la testa ti fa stare meno sul pezzo. Non dimentichiamoci che è una squadra giovane, che a gennaio ha perso il fulcro del gioco che era Ricci. Per fortuna Empoli è un ambiente tranquillo, che ti permette di lavorare con serenità nonostante la mancanza della vittoria. Chissà, magari basterà un successo per ritrovare l’entusiasmo del girone di andata”.

Sull'esperienza al Napoli

Quella di Napoli è stata una bella esperienza in un ambiente fantastico. La piazza era calorosa, anche se naturalmente rispetto a Empoli ti permette di sbagliare meno, sai che devi lasciare subito un’impronta. Nelle prime tre partite faticammo un po’, come era successo anche a Empoli durante le prime giornate con mister Sarri. Poi è esploso Jorginho e penso che Sarri, onestamente, abbia fatto bene a puntare su di lui, per quello che poi ha dato Jorginho al Napoli in quell’anno. Riconosco che sia stato giusto così, ma credo che ogni esperienza ti forma e porto un gran ricordo di Napoli, come di Empoli e delle altre squadre in cui ho militato”