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Il Torino non ci sta. Non solo lo sfogo di Walter Mazzarri per il gol del Frosinone convalidato dall'arbitro, nonostante il fallo di Goldaniga sul portiere granata Sirigu. Anche il presidente Urbano Cairo non ha digerito il mancato utilizzo del Var in questo inizio stagione e a "Radio anch'io Sport" su RadioUno ha parlato così: "Il Torino mi soddisfa, ovvio tutto è migliorabile, ma abbiamo 12 punti e siamo a 3 punti dalla Champions. Abbiamo avuto 4 partite in cui ci hanno fatto arrabbiare ad esempio il rigore non dato a Iago Falque venerdì o l’espulsione non data Koulibaly. Senza questi errori oggi il Torino sarebbe a pari punti con la Lazio. E’ assurdo che ci sia la Var e non la utilizzino. A me prima convinceva ed ero molto contento l’anno scorso quando è stata introdotta. Ma se dopo un anno in Torino-Frosinone abbiamo un arbitro appena arrivato in Serie A che non usa la Var questo condiziona la partita. Mi sembra incredibile non usarla, il tema è grave".
"Capisco che ci sia un tempo perché la Var venga capita bene, io ci credo talmente tanto che sono d’accordo sull’estendere l’uso, consentendo come accade nella pallavolo, di poterla chiamare dal capitano o dall’allenatore almeno una volta a partita. Capisco che gli arbitri abbiano avuto insegnamenti diversi in questi 20 anni, ma dopo un anno tutto dovrebbe essere capito anche perché abbiamo arbitri molto bravi. Se penso a Valeri che fischia l’istante in cui la palla entra nella porta dell’Udinese e lui sa benissimo in quanto è stato chiamato anche ai Mondiali e che uno come lui faccia un errore del genere mi lascia davvero basito".
Il presidente chiarisce anche la posizione su Lazzari, centrocampista della Spal che sembrava fosse stato bloccato dal Torino per il mercato estivo. "Non stiamo pensando minimamente al mercato che verrà, noi abbiamo in quel ruolo Ansaldi e tanti giovani. In questo momento non stiamo bloccando nessuno anche se Lazzari è un ottimo giocatore".
Sulla mancata convocazione di Belotti in Nazionale Cairo ha dichiarato: "Credo che Mancini stia facendo una selezione ad ampio raggio per provare tutti e in questo caso ha scelto altri. Belotti deve fare bene come sta facendo, tornare più forte di prima per mettere in difficoltà il ct. Il fatto di doversi riconquistare ciò che senti tuo può essere uno stimolo in più".
Sul tema scudetto e sul passaggio di Ljajic al Besiktas: "Io sono ambizioso e ho sempre cercato di puntare al massimo, vincere lo scudetto non è semplice. Quando hai un fatturato che nel caso nostro è a 70 mln e sale a 100 mln se vendi qualcuno ed è un quinto rispetto alla Juve che ne ha 540mln è un grave gap per competere per il titolo. Senza pensare che c’è anche il Napoli, il Milan, la Roma ecc. Noi dobbiamo migliorare anno dopo anno, ma la componente economica è importante.
Ljajic non l’abbiamo venduto ma prestato. E’ lui che ha fatto questa scelta perché voleva giocare e avere la garanzia di farlo sempre. E’ arrivato Soriano che dimostrerà di essere un centrocampista di qualità, ma abbiamo anche Iago Falque. Diventa difficile tenere un giocatore che non vuole rimanere, anche lo spogliatoio può risentirne".
In chiusura Urbano Cairo ha affrontato anche il tema spinoso della presidenza federale affermando: "I candidati che sono spariti vuol dire che non ritengono di avere possibilità per vincere. C’è accordo tra la lega dilettanti e lega pro con in aggiunta alcuni allenatori che portando il tutto al 63% lascia poco spazio ad altri candidati. Quando l’anno scorso non ci fu l’elezione di un candidato, io ero sfavorevole che la cosa finisse così. Io ritenevo che più che commissario ci fosse necessità di un presidente che portasse avanti le riforme e anche all'epoca c’era Gravina come potenziale candidato Poi sappiamo, però, come si è evoluta la situazione. Abbiamo situazioni imbarazzanti come quello che è successo in Serie B e C. Cose non logiche in un calcio importante come il nostro. Siamo in ritardo di 8 mesi su un’elezione che andava fatta prima, cioè eleggere Gravina subito".
Sull'effetto Cristiano Ronaldo a Torinoil presidente ha dichiarato: "C’è stato inizialmente in città un effetto importante, ma poi questa situazione che lo coinvolge ha creato un po’ di imbarazzo e tutto è passato sottotraccia". Gianluca Di Marzio.
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