Insomma l'obiettivo è vendere prima di comprare, incassare prima di spendere. L'obiettivo è calare il monte ingaggi, puntare su chi dà disponibilità a riguardo, sia in entrata che tra i calciatori già è in rosa. C'era da aspettarsi questo prezzo da pagare in caso di mancato accesso in Champions. i timori sono divenuti realtà e lo senario cambia, tra incertezze e perplessità, lecite fino ad un certo punto, senza lasciarle sfociare in pessimismo.
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Un occhio al bilancio e un altro alla programmazione tecnica: sarà un mercato delicato…
Insomma l’obiettivo è vendere prima di comprare, incassare prima di spendere. L’obiettivo è calare il monte ingaggi, puntare su chi dà disponibilità a riguardo, sia in entrata che tra i calciatori già è in rosa. C’era da...
Non c'è critica da fare, anzi; le società calcistiche si gestiscono come ogni azienda che si rispetti e con le perdite vanno fatte le dovute valutazioni e successive programmazioni, anche pluriennali, con dati a consuntivo e quelli in preventivo (fortemente variabili). L'uscita di calciatori di valore inevitabilmente ci sarà, è la logica conseguenza dello scenario a cui il Napoli è andato incontro; entrate promettenti e con ingaggi alla portata del Napoli, sicuramente approderanno alla corte di Luciano Spalletti.
105 milioni di euro lordi, questo è il monte ingaggi del Napoli 2020/2021 e non è cosa da poco tolti i proventi derivanti dalla Champions. Kalidou Koulibaly il più pagato, con 6 milioni netti a stagione. Dovesse andar via? Sarebbe sicuramente una grossa perdita ma ce ne faremmo una ragione. Insigne 4,6 milioni netti, Lozano, Mertens e Osimhen 4,5 milioni netti, Manolas 4 milioni netti.
Occhio agli indicatori di liquidità: si vende o si ricapitalizza
Sarà difficile mantenere tutti questi nomi, a meno che la partenza non riguardi qualche calciatore con un ingaggio sostenibile ma con una quotazione elevata, come ad esempio Fabian Ruiz. Lo spagnolo ha un ingaggio di 1,5 milioni netti a stagione e che secondo la stampa, per poterlo svincolare, il patron azzurro partirebbe da una base d'asta di almeno 60 milioni. Anche Fabian sarebbe una grave perdita, ma davanti a certe cifre vige lo stesso principio espresso per Koulibaly.
La SSC Napoli ha ancora un bilancio invidiabile rispetto a quello di squadre altrettanto blasonate, ma ha ricavi inferiori. Occorre quindi non commettere lo stesso errore di chi ha perdite più importanti, ma che tuttavia ha anche la possibilità di apportare di forti ricapitalizzazioni. Occhio quindi agli indicatori di liquidità e non oltrepassare quella soglia, che obbligherebbe a vendere o ricapitalizzare. Il Napoli è ancora una società virtuosa, ma intervenire sui conti in bilancio, è diventata operazione indispensabile e non differibile.
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