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Cagni: “Napoli con più carte offensive di Milan e Inter, bisogna arrivare al massimo”

Luigi Orti

Le parole di Cagni sul Napoli, sul campionato e sulle Romane

LuigiCagni detto anche "Gigi", ex allenatore, ha parlato ai microfoni di TMW Radio durante la trasmissione Maracanà. Tra i vari argomenti trattati, il mister si è soffermato sull'andamento del campionato, sulla condizione del Napoli in vista della sfida contro il Milan e sulla condizione delle due Romane.

Cagni: "Il Napoli è più avanti di Milan e Inter, ha più alternative in attacco"

Di seguito le parole dell'ex allenatore a TMW Radio, a partire dalle ripercussioni che ha la guerra in Ucraina sul mondo dello sport:

"Ho letto che DeZerbi è riuscito a rientrare. L'unica mia speranza è che chi fa queste cose di questo tipo non vince. Non so come si faccia a dormire quando in una guerra si uccidono bambini e persone innocenti".

Sull'andamento del campionato di Serie A

"Ci sono tre squadre che fanno un calcio che mi piace. Vedo cose di qualità, allenatori che leggono bene le partite. Vlahovic ha cambiato la Juventus, gli mancava un centravanti e lo hanno preso. Èun punto di riferimento determinante. Mi piace questo campionato. In fondo mi dispiace che ci siano Salernitana e Genoa, due squadre che ho allenato".

Sull'elemento che farà la differenza

"Il Napoli ha più alternative in attacco e non è una cosa da poco. E poi ha anche la miglior difesa. La condizione psico-fisica sarà determinante. Devi arrivare al massimo soprattutto quando comincerà il primo caldo. Lì la qualità avrà la meglio. In questa situazione chi ha carte più offensive è il Napoli. Ha dei giocatori offensivi che nessuna ha, a partire da Milan e Inter. Il Milan senza Ibra dove va?".

Su Roma e Lazio

"La Roma, con quello che è successo da inizio anno, sta facendo cose eccezionali. Con un allenatore che dice certe cose in certi momenti, che non è stato capace di far rendere tutti e 25 gli elementi della rosa e non solo i 14-15 di qualità che ha. La Lazio ha preso troppi gol. Vediamo giocatori che guardano ancora la palla, sui cross vedi quattro difensori in linea che guardano la palla. È questione di insegnamento. Io non credo che siano scarsi, bisogna essere capaci di insegnare certi fondamentali. Non saranno di grande qualità certi elementi ma bisogna metterli nelle condizioni di rendere".