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Cari lettori di CalcioNapoli1926.it, la rubrica The Turning Point ha lo scopo di analizzare la chiave di volta dei match giocati dal Napoli. Campionato, Champions League o Coppa Italia assisteremo sempre ad un episodio che cambierà le sorti dell'incontro e noi saremo pronti a raccontarvelo.
Sulla carta la sfida con la Sampdoria prometteva un'archiviazione senza troppa fatica, soprattutto dopo le due rimonte al cardiopalma ai danni di Lazio e Milan.
Ma se il missile di Defrel, la deviazione di Hysaj (decisiva per la doppietta del francese) e lo scivolone in panchina di Ancelotti non avevano ancora dato la misura di una serata da dimenticare il prima possibile, ecco allora il gol che non ti aspetti: bocca aperta e mani che partono in un applauso spontaneo.
È questa la reazione che ha accomunato i tifosi del Napoli e della Sampdoria, sugli spalti e da casa. Fabio Quagliarella ha punito la propria squadra del cuore per l'ennesima volta. Da sottolineare la connessione tra lo stupendo gesto tecnico e la reazione avuta dallo stesso attaccante napoletano un istante dopo la rete.
"Quando ho visto arrivare la palla ho pensato di andare di piatto ma ho capito che era meglio provare di tacco". Una spiegazione banale per un gol meraviglioso, sicuramente nella top 3 della sua carriera e nella top 10 dei gol più belli della Serie A. Ma è ciò che avvenuto dopo che, forse, merita ancora maggiore considerazione.
Alza le mani in segno di scusa verso il suo popolo, sul volto una certa incredulità e poi lo sguardo rivolto ad Ospina... È in quell'istante che la magia del calcio fa il suo corso: Quagliarella si avvicina al portiere del Napoli, le scuse mimate con l'espressione del viso e l'abbraccio (quasi fraterno) che lenisce parzialmente la ferita di una sconfitta e di tre gol subiti.
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di Luca D'Isanto e Armando Inneguale
Redazione
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