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Cari lettori di CalcioNapoli1926.it, la rubrica The Turning Point ha lo scopo di analizzare la chiave di volta dei match giocati dal Napoli. Campionato oppure Europa League assisteremo sempre ad un episodio che cambierà le sorti dell'incontro e noi saremo pronti a raccontarvelo.
Il Napoli torna alla vittoria a Parma. Al Tardini salgono in cattedra i due polacchi azzurri: Piotr Zielinski e Arek Milik. Il centravanti ha risposto alle critiche delle ultime settimane con una splendida doppietta. I numeri sono sempre a suo favore: un gol ogni 104 minuti per un totale di 14 centri in campionato (15 stagionali). Un numero di reti che spicca maggiormente se si considera che il 99 non ha calciato neanche un rigore: tecnica, potenza e precisione. La freddezza mancata contro Fiorentina e Torino è stata finalmente ritrovata: un poker azzurro di pregevole fattura, tra azioni corali portate avanti in maniera perfetta fino alla punizione che passa sotto la barriera e va ad infilarsi nell'angolo. Arek e Leo Messi sono gli unici due giocatori ad aver segnato tre gol su punizione diretta nei cinque maggiori campionati europei in corso, un primato davvero niente male.
Un centravanti affidabile, il cui valore non è purtroppo ancora chiaro a tutti. Le voci estive ed i desideri dei tifosi potevano minare la fiducia in un ragazzo reduce da due gravi infortuni, ma il gelido polacco ha infiammato le sfide nei momenti più difficili. Un breve periodo di appannamento, ma più volte è stato il polacco a regalare i tre punti al Napoli di Ancelotti (ultima rete in trasferta prima di stasera quella segnata nel finale a Cagliari, proprio da Arek Milik).
Il suo sinistro a Parma si è dimostrato ancora caldissimo: un gol per tempo ed ennesima doppietta. Il primo sigillo è un gioiello per intenzione ed esecuzione. Una punizione dal limite che, su provvidenziale suggerimento di Ancelotti, il polacco calcia rasoterra. Palla sotto la barriera, Sepe immobile: Milik può esultare. Nella ripresa, invece, sfrutta un contropiede ed un'indecisione di Bruno Alves per controllare di sinistro e calciare infilando l'ex compagno di squadra una seconda volta. Potenza da vero ariete, ma tecnica e agilità da attaccante moderno. Questo e tanto altro è Arkadiusz Milik, l'unico bomber di cui il Napoli ha bisogno.
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