ultimissime calcio napoli

La sua vita tricolore sta per concludersi: arrivato nel 2008 nel nostro paese, se escludiamo una bre

Redazione

La sua vita tricolore sta per concludersi: arrivato nel 2008 nel nostro paese, se escludiamo una breve esperienza all’estero, Blerim Dzemaili ha trovato la sua America proprio in Italia. Dal Torino al Bologna, passando per Parma, Genoa,...

La sua vita tricolore sta per concludersi: arrivato nel 2008 nel nostro paese, se escludiamo una breve esperienza all'estero, Blerim Dzemaili ha trovato la sua America proprio in Italia. Dal Torino al Bologna, passando per Parma, Genoa, soprattutto Napoli.

Il centrocampista svizzero saluterà il Belpaese a fine stagione e si trasferirà oltre l'oceano: ad aspettarlo la MLS e il Montreal Impact, dove ripartirà la sua probabile ultima fase della carriera.

Alla rivista Zwoelf, il ragazzo di origini macedoni ha parlato del suo periodo italiano, ricordando anche Napoli e gli anni passati in azzurro.

'Napoli è una città speciale che ti regala emozioni uniche. La gente impazzisce per il calcio, pensa costantemente alla squadra. In occasione di gare importanti, come le ultime contro il Real, per strada non ci sono macchine: tutti sono allo stadio o a casa, davanti alla Tv. I problemi? Chi va a Napoli sa quali sono le difficoltà della città, sa che sarebbe meglio girare senza Rolex al polso perchè di povertà in giro ce n'è troppa. Così come i calciatori sanno che non possono girare liberamente per le strade molto spesso, con i tifosi pronti a chiedere foto ed autografi. Ma è una cosa che capita alle star, io scendevo a prendere il mio caffè per strada tante volte'.

Nella sua esperienza azzurra, Dzemaili ha incrociato grandi campioni: da Lavezzi e Hamsik, da Cavani e Higuain.

'Marek è il migliore giocatore con cui abbia mai giocato. Ancora prima di Cavani o di Higuain. E' un calciatore unico che fa un lavoro incredibile e può decidere le gare. Ho sempre voluto somigliare a lui e credo di averlo fatto un po' al Bologna. L'addio di Higuain? Lo capisco. A 29 anni aveva voglia di vincere qualcosa e il Napoli non è ancora al livello della Juventus. Il tifoso alcune volte dovrebbe mettersi nei panni del calciatore e provare a capire. Il 95% dei calciatori avrebbe fatto la sua stessa scelta'.

Ma ricorda con un po' di amarezza gli anni condivisi con due connazionali, Inler e Behrami: 'All'inizio a Napoli ho avuto qualche difficoltà facendo molta panchina. In campo ci andavano Behrami e Inler. Un giorno l'agente di Gokhan dichiarò che a lui non faceva piacere giocare con me e Valon: conoscevo Inler da dieci anni, fui deluso da quelle parole'.

Il futuro ora per Blerim è negli Stati Uniti, anzi in Canada con il Montreal Impact: 'Qualche tempo fa sono stato contattato dal diesse dello Zurigo. Ne sono stato felice, ma era troppo tardi: avevo già scelto di trasferirmi a Montreal'. Il Mattino .