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Trent’anni e un vitalizio d’oscurità alle spalle di Maradona. Trent’anni di miracoli

Redazione

Trent’anni e un vitalizio d’oscurità alle spalle di Maradona. Trent’anni di miracoli calcistici e promesse mantenute, poi ti volti a cercarli e scopri che ti manca un Mondiale per crescere davvero. Anche se molti...

Trent'anni e un vitalizio d'oscurità alle spalle di Maradona. Trent'anni di miracoli calcistici e promesse mantenute, poi ti volti a cercarli e scopri che ti manca un Mondiale per crescere davvero. Anche se molti negheranno, dicendo che si può non vincere un Mondiale ed essere il migliore, non è il caso di Lionel Messi: che ha fatto di tutto ma non è riuscito a mangiare in salsa piccante Diego Maradona. E' il prescelto, il Neo, oltre Matrix dopo tutta una serie di profeti che non erano Messi(a) a cominciare dal suo amato Pablo Aimar che doveva riportare l'Argentina ad alzare la Coppa del mondo, e invece niente.

Compie gli anni da caduto alle finali, persino di Copa America. Cantano i palloni che tocca, segna con naturalezza gol maradoniani, ma rimane sempre un tocco dietro. Un uomo diviso a metà. Un calciatore perfetto nei piedi ma che sembra mancare di testa quando si tratta di trascinare l'Argentina. E' il suo tormento, anche se guai a dirlo. Partono temporali di cifre, con numero di gol e Palloni d'oro (con Cristiano Ronaldo che porta a casa una stagione migliore), titoli e imprese, ma poi, a fare due conti, manca quel tocco, l'ultimo, per pareggiare, forse. Giocatori diversi chiamati alla stessa impresa. Con Messilato debole per storia e biografia. Se non ci credete guardate e ascoltate gli spalti quando gioca con la maglia della Selecciòn, che si sta facendo sempre più stretta per lui. Il Mattino .