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Trent’anni oggi, pochi giorni prima di iniziare la sua undicesima stagione con il Napoli. Marek H

Redazione

Trent’anni oggi, pochi giorni prima di iniziare la sua undicesima stagione con il Napoli. Marek Hamsik è diventato grande in maglia azzurra, anzi nel corso del tempo se l’è cucita sulla pelle. Ha lasciato spazio però, tra...

Trent’anni oggi, pochi giorni

prima di iniziare la sua

undicesima stagione con

il Napoli. Marek Hamsik è diventato

grande in maglia azzurra,

anzi nel corso del tempo

se l’è cucita sulla pelle. Ha lasciato

spazio però, tra i suoi innumerevoli

tatuaggi, per quello

più importante, col quale

vorrebbe celebrare lo scudetto

che insegue da quando, nel

2007, è arrivato alla corte di De

Laurentiis.

Hamsik non ha

lasciato il Napoli quando avrebbe

potuto, e quando Raiola lo

ha tentato con l’ipotesi Milan,

ed ora è prontoaraccogliere

quanto ha seminato trasformandosi,

all’occorrenza, anche

da mezzala in trequartista. Sarri

lo ha riportato nel suo ruolo

naturale, al centro del gioco del

Napoli che adesso non può prescindere

da lui. Anzi, per il tecnico

azzurro è imprescindibile

così come lo è stato per Reja,

che lo ha cresciuto e per Mazzarri

che lo ha consacrato.

Qualche problema, ma non in

termini realizzativi, Hamsik lo

ha avuto soltanto con Benitez

però anche nel biennio dello

spagnolo ha mostrato grande

professionalità. De Laurentiis

ha apprezzato almeno quanto i

tifosi azzurri, gli auguri del presidente

arriveranno puntuali

stamattina a Banska Bystrica

dove Hamsik ha deciso di festeggiare

con la famiglia. La

moglie Martina è diventata anche

lei una «scugnizza», i figli

ormai sono napoletani veraci.

Gazzetta.