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Tonelli: “Scudetto? Ce la giochiamo, ma non siamo obbligati a vincere. Siamo entusiasmati”

Redazione

Lorenzo Tonelli ha parlato attraverso i microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli

Lorenzo Tonelli, difensore del Napoli, ha parlato ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli. Ecco le sue dichiarazioni: "Ci aspettano nove finali, dobbiamo vincerle tutte o quasi. Sarà bello ed entusiasmante, ci stiamo giocando un pezzettino di storia: siamo pronti. Ce lo giochiamo con serenità ed il mister ripete sempre che la Juve è organizzata ed ha soldi. Noi non siamo obbligati a vincere come loro, nel nostro piccolo stiamo facendo un miracolo. Siamo lì a giocarcela e quello che viene dopo è tutto di guadagnato. Noi ci dobbiamo provare, siamo , come si dice nel pugilato, lì per dare l'ultimo pugno. Ce la possiamo giocare, è possibile".

Sulla condizione della squadra:"Fisicamente non vedo nessuno stanco o in difficoltà, vedo entusiasmo. Ci sono i presupposti per fare bene. Le squadre del mister in questo periodo ingranano sempre una marcia in più".

Sul Sassuolo: "Non esistono partite facili, ognuna ha una storia a parte, per questo sono delle finali. Noi dell'Empoli non veniamo dal niente, cinque anni fa facevo lo spareggio per non retrocedere in C. E' una fame dentro che hai davvero incredibile".

Su Sarri: "E' sempre uguale, ha una dote bella: riesce a porti qualsiasi obiettivo come se fosse uno scudetto. Ad Empoli il nostro scudetto era la salvezza. L'unica cosa che rimprovero è lo stadio, vorrei fosse più compatto nel senso che eliminerei la pista d'atletica: sarebbe straordinario. Le urla cambierebbero la direzione del pallone (ride ndr). Sono sicuro che i tifosi ci saranno vicino, vedremo un San Paolo pieno".

Sulla Juve: "Sappiamo benissimo che sulla carta loro hanno due gare difficili in più però sono discorsi che lasciano il tempo che trovano. Ci fai un pensiero ed è normale ma non puoi contarci su e la gara con la Spal l'ha dimostrato. Mi sono innamorato di questo ruolo ed è stato grazie a Fabio Cannavaro, lo amo proprio. Appena l'ho visto qui a Napoli sembravo un bambino, mi batteva forte il cuore".

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