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Un gol lo riconosci anche dall’attesa. Dalla voglia di esultare per la seconda volta, dall’esigenza di lasciarsi alle spalle il timore della beffa, dall’idea meravigliosa di poter stringere forte il proprio vicino di stadio. Una sensazione che i tifosi del Napoli hanno provato anche ieri, nell’ultima dell’anno al San Paolo, in occasione della prima rete di Milik. Il polacco segna in mischia sotto la Curva B, esulta coi tifosi, poi si ferma e con lui l’intero stadio. L’arbitro attende segnali dal Var, poi decide di andare personalmente al monitor per rivedere l’azione. Un minuto dura un’ora, cala il silenzio a Fuorigrotta, tutti sono in attesa di buone notizie. Arrivano poco dopo e colorano il pomeriggio che intanto si fa notte, il sabato che i tifosi dedicano soprattutto a Koulibaly, uno degli ultimi giorni dell’anno in corso che sta per esaurendosi.
ATMOSFERA. C’è tanta gente al San Paolo che ha approfittato della politica dei prezzi scelta dalla società, delle feste natalizie e dell’invitante orario per regalarsi una partita da vivere a pochi passi dai propri idoli. Il totale degli spettatori è di 46.565, spalti pieni in ogni settore con tanta gente anche in quello inferiore dei distinti, conferma di un pienone sfiorato appena. I tifosi si sono avviati con largo anticipo per evitare il caos, si sono messi comodi godendosi anche ‘O scarrafone di Pino Daniele, una canzone non casuale per sostenere Koulibaly dopo quanto accaduto mercoledì sera a Milano contro l’Inter. Una gara sofferta vinta solo nel finale, una sfida intensa, novanta minuti di timori e speranze, di gioia ai due gol di Milik e, soprattutto, alla perla di Mertens nel finale. Una notte magica, l’ultima prima di ricominciare, sfidando il freddo e poi godendosi la serata, ognuno a modo proprio.
ULTIMA. L’appuntamento, ora, è per il prossimo anno. In pratica, tra due giorni. Il Napoli tornerà al San Paolo due volte nel giro di una settimana: il 13 gennaio per gli ottavi di finale di Coppa Italia con il Sassuolo, il 20 per la sfida alla Lazio, prima giornata del girone di ritorno. Una doppia occasione per ritrovare le vecchie abitudini inseguendo nuovi obiettivi. Tra questi la conquista dell’Europa League. Un trofeo europeo, al Napoli, manca da trent’anni. Ancelotti è l’uomo giusto per riprovarci. Per riuscirci. Sempre al fianco del San Paolo.
Fonte: Il Roma
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