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Thuram: “Chi denuncia il razzismo viene punito, l’arbitro se ne frega. In campo ti senti debole e ti inca**i”

Redazione

Lilian Thuram: "Chi denuncia il razzismo viene punito, l'arbitro se ne frega. In campo ti senti debole e ti inca**i"

L'ex difensore francese di Juventus e Parma Lilian Thuram, idolo di Kalidou Koulibaly,è tornato sui fatti di Inter-Napoli ai microfoni del Corriere della Sera. Come si doveva agire? Ecco il parere del campione: "Nessun dubbio: sospendere la partita. Mi dicono che l’allenatore Carlo Ancelotti ha chiesto l’interruzione e non è stato ascoltato. E che Koulibaly in seguito è stato addirittura espulso per un applauso ironico verso l’arbitro. Ecco, così si chiude il cerchio. Chi subisce il razzismo e reagisce, denuncia, diventa colpevole in nome del superiore interesse dello show che deve continuare

Ma noi siamo regolamenti o uomini, esseri viventi? Un uomo prova delle emozioni. Ci vuol poco a capire che quando si subisce violenza dentro uno stadio in quel momento si è deboli, si ha bisogno di aiuto. Se la persona che ti sta davanti, l’arbitro, non lo capisce, t’incazzi: è normale. E quello poi estrae il cartellino. Che mancanza di sensibilità! E non ha nemmeno interrotto la partita, cosa che rientra nei suoi poteri. Ma la cosa più grave è un’altra.

Quando un nero chiede aiuto, l’aiuto non arriva mai. E chi deve prendere decisioni se ne frega.Se si continua a giocare è perché si valuta che in fondo la cosa non è considerata grave. Tutti dovrebbero mettersi allo specchio, meditare su questo. Anche allenatori, calciatori, giornalisti".