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15.05 – Termina la conferenza stampaSe Reina non dovesse farcela, chi giocherebbe? “Nenci (p

Redazione

15.05 – Termina la conferenza stampa Se Reina non dovesse farcela, chi giocherebbe? “Nenci (preparatore dei portieri, ridendo, ndr)” In caso di vittoria il campionato si riaprirebbe? “Numericamente no, la Juventus in...

15.05 - Termina la conferenza stampa

Se Reina non dovesse farcela, chi giocherebbe? "Nenci (preparatore dei portieri, ridendo, ndr)"

In caso di vittoria il campionato si riaprirebbe? "Numericamente no, la Juventus in proiezione per il suo rendimento potrebbe perdere quattro punti. E' praticamente impossibile, poi c'è spazio alla casualità, ma non credo".

15.03 - Il risultato di domani può incidere su mercoledì? "Non lo so, forse con un risultato netto può darsi, ma è una gara che partirà da situazioni diverse".

Assenze Dybala e Mandzukic possono influire? "Non so, per me gli aspetti mentali possono influire più di quelli tattici se giochi a tre o quattro perchè i giocatori si conoscono ormai bene. Le motivazioni e la lucidità nell'agonismo saranno determinanti. A me non mi fa paura se giocano a tre o quattro, la loro forza sono i giocatori che vanno in campo".

Hai parlato di Juve più forte anche politicamente, in che senso? "In tutti i sensi, in tutte le espressioni che possono portare punti ad una squadra. Anche politiche, di rapporti, ma l'aspetto principale è che loro sono i più forti tecnicamente".

C'è qualcosa che può cambiarti la vita? "Non lo so, non penso di diventare omosessuale a quest'età. Per cambiare la vita intendo cose filosofiche, la vita non me la cambia nessuno ormai, poi i trofei invece sono soddisfazioni. Ai miei giocatori dico sempre potete ovunque ma non sarà mai come vincere a Napoli". L'ha detto anche ad Higuain? "L'ho sempre detto perchè lo penso, vincere qui è diverso da altri posti, ti dà soddisfazioni diverse. Poi non si può entrare nella vita di altri, ognuno fa le proprie scelte, non entro e non do giudizi".

Juventus meritatamente prima, ma ci sono un po' di rimpianti? Rigore che mancano, partite di un certo tipo, potevi giocartela diversamente. "Se valutiamo i singoli episodi, essendo sempre terzi, pensi di poter essere più vicino, ma sappiamo che negli ultimi anni la Juventus è stata di un altro livello per forza tecnica, economica, politica, societaria. Se andiamo sul singolo episodio viene questo retropensiero".

La partita perfetta per battere la Juventus? "Per noi non esistono partite perfette, abbiamo tratti di gara straordinari ed altri con errori banali. Dobbiamo concedere poco, ma la partita in cui abbiamo avuto la miglior organizzazione difensiva è stata proprio a Torino ma abbiamo messo dentro due errori ed abbiamo preso due gol. Bisogna essere bravi ad avere continuità nell'attenzione".

Su Reina: "Ha questo problemino al polpaccio, ha fatto differenziato, per noi è importantissimo, la decisione spetta a lui, deciderà se sarà il caso o meno. Gli esami possono essere confortanti, ma ci sono le sensazioni del ragazzo".

14.52 - L'abbraccio con Higuain ricapiterà? "Io prima delle partite non ho queste delicatezze, penso solo alla partita. Higuain stava venendo verso di me, ma me ne sono accorto quando era vicino, avevo la testa altrove. Lui sa cosa penso di lui, mi basta questo, non devo dimostrare niente e domani sarà un avversario come gli altri, anche se più forte degli altri".

Sulle due partite: "Il nostro pensiero è su questa partita, zero per la prossima, la più importante è sempre quella più vicina".

A Coverciano hai vinto su Allegri, e domani? "A me non interessa vincere su Allegri, anzi mi è anche simpatico. Mi interessa fare una grande gara e vincere sulla Juventus. Su Allegri dico solo che è ovvio che le vittorie sul campo restano superiori ai premi".

Higuain torna al San Paolo. A Dimaro preannunciasti una brutta serata per lui al ritorno. Che tipo di atmosfera ti aspetti? "Non mi interessa, è un ragazzo a vui voglio bene, gli devo molto, ma ha una maglia di un altro colore ed è un avversario. Non ho mai detto che passerà una brutta giornata al San Paolo, ma che era nostra intenzione farla passare alla Juve".

14.47 - Arrivato Sarri in sala conferenze.