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"Tensione e scontri a Nizza tra i tifosi del Napoli e le forze dell'ordine all'esterno dello stadio Allianz Riviera. A poche ore dalla prima amichevole internazionale della squadra di Sarri alcuni sostenitori del club partenopeo avrebbero esploso bombe carta e incendiato cassonetti della spazzatura, tentando di entrare in contatto con i tifosi del Nizza. I disordini sono iniziati nel tardo pomeriggio nei pressi del casello stradale Saint-Isidore, molto vicino allo stadio. La polizia è intervenuta in tenuta antisommossa e ha usato i lacrimogeni per disperdere i tifosi del Napoli".
Era il 2 agosto 2015 e sulle pagine del Corriere dello Sport si usavano queste precise parole per commentare i fatti scabrosi dell'Allianz Riviera.
A distanza di due anni, proseguono i disordini sull'asse Napoli - Nizza. Nonostante il divieto di trasferta, i supporter francesi ci tengono a far sapere che i napoletani non sono graditi sulla Promenade des Anglais. Come? Semplice: piazzando dei petardi nei pressi dell'hotel dove alloggia il Napoli.
La ragione di questa antipatia non va però individuata negli scontri di due anni fa (come qualcuno ha invece scritto), ma in altro.
Secondo quanto appreso dalla nostra redazione, pare che le frange estreme del tifo nizzardo siano gemellate con i doriani, eterni rivali dei genoani, che - come tutti sanno - sono "fratelli" degli ultras partenopei.
Insomma, Nizza-Napoli vale la Champions, ma sullo sfondo c'è il derby della lanterna.... REDAZIONE - .
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