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Tavecchio: “Insigne fa la differenza ovunque lo metti. Scudetto? Juve favorita”

Tony Sarnataro

A “1 Football Club” su 1 Station Radio, è intervenuto Carlo Tavecchio

A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto l’ex Presidente della FIGC, Carlo Tavecchio. Di seguito, un estratto raccolto dalla redazione di IlSognoNelCuore.com.

Le parole di Tavecchio

"Serie A? Non cambierà niente, abbiamo il culto degli stranieri. Siamo invasi da giocatori a fine carriera che vengono a svernare, a prendere gli ultimi soldi della loro vita professionale. Non investiamo sui giovani, come vuole crescere questo movimento senza i giovani? Ci sono società che vincono i campionati Primavera ma non hanno un solo giocatore in prima squadra. Questo è l'andazzo che dipenderà esclusivamente da fondi investiti in Italia con certi criteri, ma finché non ci sarà una soluzione del genere sarà sempre così. Il problema è l'utilizzo dei giovani, non i loro contratti".

Sullo scudetto

"La favorita è ovviamente la Juventus, specialmente in virtù degli acquisti che ha portato a casa. È anche diverso tempo che non vince, quindi ha una fame differente rispetto alle altre in questo momento. La stessa Juve però ha puntato poco sui giovani, non schierano nessuno della loro squadra B se non in qualche caso raro. Italia che non va ai Mondiali? Io sono il primo tifoso della Nazionale, per cui il mio stato d'animo per essere stati esclusi era pessimo. Non l'ho vissuta come una rivincita ma ci fu chi mi diede del razzista e non capì il mio discorso: io semplicemente dissi che bisognava accantonare questo culto per gli stranieri. Non si investe più in questo gioco, non è più come prima".

Su Insigne

"In qualsiasi attacco lo metti, Lorenzo fa la differenza: tira da tutte le posizioni, ha fantasia e crea sempre pericoli. Crea gioco. Mancherà molto ma ha fatto bene a sfruttare questi chiari di luna che ogni tanto nella vita si verificano. Cessione Napoli? De Laurentiis guarda molto ai bilanci e lo sa bene, non si può non tener conto delle finanze di un club a prescindere dall'idea di vendere".