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VALENCIA, SPAIN - FEBRUARY 22: Florenitno Perez, president of Real Madrid prior the Liga match between Levante UD and Real Madrid CF at Ciutat de Valencia on February 22, 2020 in Valencia, Spain. (Photo by Eric Alonso/Getty Images)
Com'è noto la Superlega è naufragata ancor prima di venire alla luce. Il Financial Times ha reso noto che i 12 club fondatori avevano concordato le clausole di uscita. Il patto iniziale era quello di non abbandonare la competizione prima del 2025. Dal 2025 in poi si poteva recedere sì, ma con una stagione d'anticipo.
In quest’ottica, aggiunge Calcio e Finanza, i club sarebbero stati tenuti a rimborsare parte della “sovvenzione infrastrutturale” iniziale, i 3,25 miliardi di euro destinati a essere suddivisi tra i 15 club fondatori della Superlega e ottenuti tramite un finanziamento da parte della banca statunitense JPMorgan Chase.
Queste misure danno conto della posta in gioco per l’adesione alla nuova competizione, ma le sanzioni relative alle clausole di uscita – spiega il quotidiano britannico – sembrano dipendere dal flusso di denaro in favore delle società, eventualità che non si è verificata dato che l’allontanamento dei club è avvenuto appena due giorni dopo l’annuncio ufficiale del torneo.
Tuttavia, secondo il Financial Times permangono dei rischi legali per i club mentre il progetto fallisce. Secondo alcune fonti, le 12 società che hanno accettato di partecipare hanno firmato contratti vincolanti. I restanti club della Superlega potrebbero dunque citare in giudizio coloro che stanno uscendo nel tentativo di far rispettare l’accordo, anche se non è chiaro quali siano le eventuali responsabilità per i club.
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