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ROMA - La strada è dura per le italiane, forse più delle passate edizioni. La Champions League scalda i motori, arriva il sorteggio domani a Montecarlo (ore 18) della fase a gironi anche se c'è ancora traccia nella scatola nera della finale di Cardiff, con Cristiano Ronaldo che alzava la Coppa e la Juventus in campo a raccogliere lacrime e cocci. La composizione dei gironi in questa edizione mette tutti in pericolo: non c'è differenza qualitativa tra il pacchetto delle squadre in prima fascia (club che hanno vinto il campionato nazionale delle prime sette federazioni del ranking assieme al Real Madrid titolare della Coppa, quindi Bayern Monaco, Juventus, Benfica, Chelsea, Shakhtar Donetsk, Monaco, Spartak Mosca) e la seconda, con Barcellona, Atletico Madrid, Psg, Borussia Dortmund, Siviglia, Manchester City, Porto e Manchester United. Anzi, la fascia due è più competitiva della prima. Ma c'è materiale di gran scelta anche in terza, con le due italiane (Roma e Napoli), il Tottenham. E anche sorprese in quarta fascia, con il Lipsia che ha fatto corsa pari con il Bayern per un pezzo dell'ultima Bundesliga, oppure il Feyenoord. In attesa che stasera, l'ultimo turno dei play-off, regali le ultime promosse ai gironi.
Per ora le gerarchie al vertice sono solo ideali, escluso il Real Madrid, che è di nuovo avanti a tutte, forse anche con margine. Poi, altre tre-quattro con una cilindrata superiore alla media, Bayern Monaco, forse il Barcellona in crisi di coscienza dopo l'addio di Neymar, così come il Paris Saint Germain dell'asso brasiliano. E poi c'è un folto gruppo di squadre forti, non corazzate, tra cui le italiane, la Juventus certo ma anche il Napoli, che si accomoda al tavolo dopo aver passeggiato con il Nizza nei preliminari, eguagliando la Fiorentina e il Milan, uniche da poco meno di dieci anni a questa parte a saltare la staccionata dei playoff.
E quindi a qualche ora dalle urne si può fluttuare tra analisi e preferenze, sfide da sogno o la speranza di un percorso amico con accesso alla fase a eliminazione diretta per l'ultimo giro di questo format - dalla prossima edizione parte la nuova formula con quattro slot per Inghilterra, Germania, Italia e Spagna, prime quattro nel ranking Uefa. Chi non sogna per esempio di finire dalle parti dello Shakthar Donestsk, oppure Spartak Mosca? E anche il Benfica per chi arriva dalle fasce inferiori sarebbe quasi manna dal cielo. La Juventus di Allegri non incontrerà i portoghesi (entrambe in prima fascia), potrebbe addirittura pescare il ticket Barcellona - Tottenham, oppure Psg -Chelsea dell'amico-nemico Antonio Conte, oppure il Manchester United di Mou, conosciuto navigante della Champions. Ma soprattutto dovrà resettare una volta per tutte l'incubo di Cardiff, assieme al peso di dover arrivare quasi per forza in fondo, sino alla finale, a Kiev, per la rivincita, con molto da perdere e alcuna garanzia di successo.
Mentre il Napoli cercherà di sfatare la consuetudine a intrufolarsi in gruppi complicati, come avvenuto nell'era Benitez (fuori con 12 punti nel girone con Arsenal, Borussia Dortmund, Marsiglia) e ancora prima con Mazzarri in panca e qualificazione nel quartetto comprendente Bayern Monaco, Manchester City. Per Sarri, così come per la Roma di Eusebio Di Francesco, alla prima per questi mari, potrebbe arrivare il duo Chelsea-Barcellona, Real-Psg, Bayern e Atletico Madrid incrociate nell'Audi Cup di inizio agosto, addirittura di nuovo il Real, assieme a Mou. Mentre forse ha al momento meno certezze la Roma, che si ripresenta in Champions dalla terza fascia, con una squadra che sta cambiando pelle, dopo aver salutato calciatori importanti e fatto il check in ai nuovi. Con Totti nelle vesti di cerimoniere a Montecarlo assieme a Shevchenko, padrone di casa a Kiev, per la finale) potrebbe arrivare dall'urna la rivincita con il Bayern Monaco, quell'1-7, poco meno di tre anni fa.. Repubblica.
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