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Una storia che, per anni, ha fatto la fortuna dei settimanali leggeri: il figlio segreto di Maradona. Fra Cristiana Sinagra e Dieguito la lite è stata lunga, feroce, aspra, a colpi di denunce: l'argentino ha a lungo smentito, nonostante le sentenze, che quel bimbo riccioluto fosse figlio suo, accusando più volte la povera Cristiana di chissà quali colpe. Ma finalmente arriva la parola fine a questa storia iniziata nella stanza 509 della clinica Sanatrix, il 20 settembre del 1986. «Vedere per la prima volta insieme, abbracciati e sorridenti, mamma e papà mi ha reso felice. Sapevo che sarebbe successo prima o poi. E non mi importa che sia avvenuto davanti a tanta gente». Diego junior è felice. A modo suo. Diego junior è il figlio del Pibe de oro ma è tanto diverso dal padre. Se Diego senior era scugnizzo in pubblico, Diego jr è talmente timido da fare tenerezza.
Cosa ha detto sua madre dopo l'incontro?
«Non lo so. Non ho avuto il coraggio di chiederle nulla. Non me la sono sentito di sapere se era felice o no. So che è una cosa tutta sua e non ho voluto violare i suoi sentimenti».
Papà Diego qualcosa le avrà detto?
«Maradona papà non è il mostro che spesso qualcuno vuole dipingere. È pieno di attenzioni, di gesti di delicatezza. Sapeva che io sognavo che ci fosse questo abbraccio e quando è capitata l'occasione, l'abbraccio c'è stato».
Chi ha voluto che avvenisse nella cena di gala?
«È successo. Ci siamo sentiti al telefono io e mamma e lei con semplicità ha detto: sai che faccio? Ora passo. Non mi importa nulla che in tanti hanno fatto foto o in tanti hanno assistito alla scena. È stata una bella cosa. Ma cosa si sono detti in quei minuti trascorsi assieme non ne ho la più pallida idea».
Magari hanno parlato di Diego junior?
«Forse. Ma non mi ha sorpreso che mamma sia venuta lì. Lei è una donna straordinaria, unica. Lei me lo diceva negli ultimi mesi che prima o poi sarebbe accaduto che si sarebbero rivisti dopo tanti anni».
L'altra sera tra Cristiana e Diego è stata messa una pietra a 31 anni di incomprensioni?
«La pietra sopra è stata messa da parecchio tempo. Io e papà ci siamo riappacificati poco tempo fa e come dissi allora lo ripeto ancora adesso: non è più il tempo di pensare a quello che è successo nel passato o a quello che è stato, ora dobbiamo tuffarci nel futuro».
Nonno Alfredo non sarà nei panni per questo incontro?
«Sì. Lui mi ha dato tantissimo, come i miei zii. E tutti non mi hanno nascosto la loro gioia. Per certi versi, ho quasi visto più felicità in loro che in me o mia madre. Forse perché io e lei sapevamo che il momento dell'incontro era scontato. E che dovevamo solo attendere l'occasione».
Porterai mamma a Dubai con te, quando andrai a lavorare con papà nella sua squadra?
«Se dovessi andarci, lei verrà. Certo. Ma di questa cosa io non so nulla. Almeno per il momento, nessuno me ne ha parlato. Io sarei contento, perché sarebbe il modo per passare più tempo possibile assieme a lui. In questi giorni non mi sono mosso dal Vesuvio».
Che ruolo ha avuto sua madre nella distensione dei rapporti tra tutti voi?
«Lei è il centro di tutto. Da sempre. Anche nei primi anni, quando tra loro due c'era uno scontro, lei non ha mai avuto parole contro mio padre. Mai. Anzi, mi diceva: lui è una brava persona. Mamma ha sempre analizzato le cose con serenità, pure nei momenti più duri».
E quando ad agosto ha riabbracciato Diego, ha capito che aveva ragione?
«Io ho trovato un padre amorevole, tranquillo, pieno di attenzione. Capace di emozionarsi anche per la consegna di la cittadinanza onoraria di Napoli perché è un uomo di cuore».
Sua madre lo ha perdonato per tutto, quindi?
«Non c'era bisogno dell'abbraccio dell'altra sera. Lei lo ha fatto fin da subito: non c'è mai stato rancore nei confronti di papà, lei lo ha perdonato per ogni cosa dal primo momento. Mia madre mi ha sempre detto. il perdono è divino, e sulla terra si può sbagliare».
Cosa succederà adesso?
«Non lo so. Non ci penso. Io ho sempre cercato di riavvicinarmi a mio padre perché sapevo che sarebbe uscito fuori la sua essenza vera. Ed è stata sempre mia madre a spingermi a farlo, non mi ha mai ostacolato a cercarlo nel corso di questi anni. Ora che anche lei lo ha ritrovato, non posso che essere un figlio felice». Leggo.
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