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Mimmo Carratelli, storica firma del giornalismo partenopeo, ha parlato durante la trasmissione A Tutto Napoli, per commentare le ultime vicende legate al mercato del club azzurro. “La caccia al portiere? Meret è stato un ottimo acquisto, tutti - ha detto attraverso le frequenze di RMC Sport - ne parlano bene. C'è stato l'infortunio al braccio appena iniziato il ritiro di Dimaro, ma si sapeva da tempo dell'addio di Reina e forse serviva un grande colpo in quel reparto. Un'ottima squadra si costruisce nella sua spina dorsale, il Napoli è in ritardo sul fronte portiere. Adesso spero nell'arrivo di Ochoa, ha esperienza internazionale tra i pali della nazionale messicana. Poi queste trattative iniziano a diventare complesse, perché il club che cede deve poi prelevare un altro calciatore negli ultimi giorni di mercato”, le parole di Carratelli che ha poi parlato del carisma perso nel reparto difensivo con l'addio di Pepe Reina: “Lo spagnolo parava senza parare, bastava il suo carisma e la sua personalità per dare fiducia alla difesa. Ora Karnezis non dà fiducia ma anche la retroguardia non trasmette fiducia al greco, che è un portiere esperto. Il problema è che si è criticato molto il possesso palla di Sarri ma, se hai il pallone, gli avversari non possono farti gol”.
Qual è la sua griglia di partenza del prossimo campionato? “Oltre la Juventus ci sono le milanesi, le romane ma anche la Fiorentina con Pjaca, senza dimenticare l'Atalanta che resta una formazione battagliera. Il Napoli farà fatica a entrare nelle prime quattro posizioni, è un dato negativo perché il club va avanti con le plusvalenze. Queste situazioni sono finite, ora resta solo Koulibaly. Bisogna andare avanti con i soldi della Champions League, senza massima competizione continentale diventa difficile fare programmazione. Il Napoli, ora, ha speso più di novanta milioni di euro per il mercato ma la differenza è fatta dalla qualità dei calciatori presi. Il Napoli è una squadra prospettica, forse lo è da troppo tempo (ride, ndr)”. Tmw.
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