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Accuse da La Spezia verso i napoletani: “Seggiolini sradicati e lanciati in campo”

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Le accuse da La Spezia verso i tifosi napoletani

Raffaele Troiano

Oggi il Napoli di Spallettiha battuto lo Spezia di Thiago Motta con un netto 3-0. Ma il match di oggi verrà ricordato più per gli scontri tra la tifoseria napoletana e quella spezzina che per la vittoria degli azzurri. Inoltre, il quotidiana Città della Spezia, ha scritto nella sua edizione online un'accusa contro i tifosi della squadra partenopea.

Arrivano accuse da La Spezia contro i napoletani: ecco cosa è successo

spezia napoli

Di seguito le accuse del quotidiano spezzino verso i napoletani:

"Nei prossimi giorni sarà fatta la conta dei danni allo stadio Picco dopo gli episodi di intemperanza che sono avvenuti durante la partita Spezia-Napoli. All’undicesimo del primo tempo, al culmine di un lancio reciproco di fumogeni tra il settore ospiti, occupato da qualche centinaia di napoletani, e la Curva Piscina, in cui erano i tifosi di casa, tra cui molte famiglie, l’invasione di campo che ha determinato l’interruzione della partita. Le forze dell’ordine hanno impiegato alcuni minuti a riportare l’ordine. Mentre anche dalla Curva Ferrovia alcuni tifosi di casa entravano in campo, subito riportati alla ragione dai giocatori stessi dello Spezia. Nei prossimi giorni, la visione dei filmati dell’impianto di videosorveglianza per identificare i protagonisti".

Sugli atti vandalici compiuti

"Intanto a fine partita, di fronte al settore ospiti, rimangono i detriti di lunghi minuti di follia. Aste di bandiere, bottiglie, monete, cinture e diversi seggiolini, sradicati e lanciati in campo e verso i tifosi avversari. Ma i vandalisimi hanno riguardato anche il vicino campo sportivo "Alessandro Montagna", dove vengono fatte parcheggiare le auto di chi viene in trasferta in occasione di partite con folto pubblico. Quello che rimane sono scritte sui muri e cumuli di rifiuti, soprattutto bottiglie di vetro e cartacce, ma anche l’inconfondibile segno di chi ha espletato i propri bisogni dove, in una domenica normale, le famiglie vengono a passeggiare e fare sport".