"Da inizio anno ho sempre detto che il Napoli era la favorita. Spalletti? Che lavoratore! Quest'anno ce la può fare a vincere lo Scudetto" - così esordisce il telecronista nonché ex calciatore Beppe Bergomi ai microfoni di CalcioNapoli1926.it.
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ESCLUSIVA Bergomi: “Il Napoli era la mia favorita, Spalletti può farcela. Victor tanta roba”
In vista del big match di Napoli-Inter, è intervenuto ai nostri microfoni Beppe Bergomi
Bergomi: "La mia favorita era il Napoli. Su Spalletti e Inzaghi..."
Di seguito l'intervista in esclusiva di Beppe Bergomi ai nostri microfoni:
"Il Napoli ha soltanto da guadagnare mentre l'Inter ha molto da perdere?Sì perché il Napoli ha fatto un percorso incredibile. Anche nei momenti di difficoltà ha sempre tenuto la barra dritta e non ha mai cercato alibi. Dall'altra parte è vero che l'Inter ha perso il derby, ma i tifosi nerazzurri dovrebbero pensare a 6 mesi fa quando sono andati via Lukaku, Hakimi e Conte. Ad oggi sono primi in classifica, hanno passato il turno in Champions, hanno vinto la Supercoppa e sono in semifinale di Coppa Italia, sono convinto che avrebbero messo la firma per arrivare fino a questo punto. Capisco però l'amarezza per il derby che ha rimescolato tutte le carte. Napoli-Inter è una partita che pesa più sulle spalle dell'Inter, mentre il Napoli può giocare più leggero. Non è definitiva ma può far capire tante cose".
Sulla lotta Scudetto
"Due mesi fa l'Inter era a 7 punti da Napoli e Milan. Da Inter-Napoli dell'andata è partito un altro campionato per gli uomini di Inzaghi. Bisogna avere equilibrio nel giudicare. Credo che queste tre squadre sin dall'inizio hanno dimostrato di lottare, è ancora tutto molto aperto e bello. A inizio campionato però al Club avevamo fatto un pronostico e la mia favorita era il Napoli e continuo a pensare che abbia una rosa profonda. Rosa più profonda dell'Inter? Il Napoli ha due giocatori per ogni ruolo, la bravura di Spalletti è stata quella di far crescere giocatori in cui altri non credevano. Per esempio Juan Jesus ti fa 10 partite consecutive e non ne sbaglia una, Lobotka invece si è trasformato in un giocatore importante e così via".
Sulla partita dal punto di vista tattico: Inter larga e lunga, Napoli corto e stretto?
"È vero che l'Inter allarga e allunga il campo ma fa fatica a chiuderle perché è una squadra che deve sempre andare sopra ritmo per vincere, poi appena cala non ha quell'uomo come l'anno scorso aveva Lukaku che con una palla lunga ti andava in profondità. L'ha analizzata bene perché a tutte due piace palleggiare e avere palla, tatticamente e strategicamente è una bella partita".
Con Osimhen in campo, il Napoli ha media punti a partita di 2,5
"Osimhen è tanta roba! Averlo e non averlo cambia tutto. Con Victor il Napoli può difendere basso e lanciare una palla lunga, anche sporca e lui ci arriva. Oppure puoi buttare un cross come a Venezia e lui fa gol. Il Napoli è un altro con Osimhen in campo. Poi io sono sempre più convinto che le punte sono quelle che ti fanno giocare bene. Sono quelle che nelle due fasi fanno la differenza e inoltre condizionano le difese avversarie".
Lautaro Martinez a secco da cinque partite, il Napoli però è la sua vittima preferita: può sbloccarsi?
"Il Napoli ha la miglior difesa. Lautaro ci ha abituato ad avere dei periodi piuttosto lunghi dove fa fatica a segnare, poi però si sblocca e continua a segnare. Dipende sempre dal momento che viva il giocatore. Questo ragazzo è un buon giocatore ma non è in un buon periodo".
Come dichiarato in conferenza, Spalletti non cerca rivincite sull'Inter ma resta che essere a -1 è una grande soddisfazione personale...
"Luciano è un grandissimo allenatore, è anche mio amico e lo conosco bene. Il tifoso interista non ce l'ha con lui ma anzi ne riconosce le qualità e ha portato quella squadra ad ottenere due quarti posti. Ha creato la basa per Conte. Non deve esserci nessuna rivincita da ambo le parti. Per me Luciano ha fatto un grande lavoro a Milano con quella squadra che non è affatto quella di oggi, per intenderci è lui che ha inventato Brozovic.".
Tra Spalletti, Inzaghi e Pioli chi merita di più lo Scudetto per l'operato fatto?
"Il Milan è due anni che fa un grande lavoro tra società, Pioli e crescita dei ragazzi. Inzaghi, devo dire la verità, non pensavo che avrebbe fatto giocare l'Inter così bene. È davvero bello vedere l'Inter allo stadio, il tifoso interista si diverte. Spalletti in un ambiente difficile, mi viene in mente il caso Insigne, sta lavorando benissimo: è andato a Torino in 11, mai alibi, barra dritta, grande lavoro. Ad ogni modo nessuno dei tre l'ha vinto quindi che vinca il migliore!".
Può essere l'anno giusto per Spalletti?
"Quando alcuni mi dicono: "Eh ma Luciano non ha vinto niente...", rispondo che bisogna sempre contestualizzare. Perché quando tu alleni la Roma e hai contro l'Inter di Mourinho piuttosto che di Mancini... è difficile vincere. Oppure quando è rientrato aveva di fronte la Juventus dei 9 scudetti e se fai il secondo posto hai comunque lavorato molto bene. Quest'anno secondo me Luciano ha una squadra, come valore, pari alle milanesi e quindi se la può giocare alla grande".
A cura della giornalista Claudia Vivenzio
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