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(Getty Images)
A 1 Football Club, programma radiofonico in onda su 1 Station Radio, l’ex giocatore dell’Inter, Zé Maria è intervenuto su Luciano Spalletti. Di seguito, un estratto raccolto dalla redazione di calcioinpillole.com.
Di seguito le dichiarazioni di Zé Maria:
"Cosa manca alle italiane per competere in Champions League?Tanti fattori. Uno sicuramente è la sicurezza nei propri mezzi. Quando una squadra italiana va a giocare contro una inglese o spagnola probabilmente pensano che già perderanno. Ma se ti chiami Inter, Juve o Milan puoi competere con chiunque. Se l'Inter va a giocare contro il Liverpool deve batterlo, o almeno giocarla alla pari. Questo è un discorso di mentalità, che deve essere vincente. Bisogna cambiare quella".
"Esatto. Il Parma aveva fatto grandi investimenti. La nostra squadra era composta da giocatori che giocavano nelle loro rispettive nazionali. Non avevamo paura di guardare in faccia nessuno. Non c'era paura di affrontare una squadra straniera, anzi, era un piacere".
"Conta tantissimo avere un giocatore di personalità e qualità. Questi giocatori si prendono responsabilità. Un esempio è Giroud. Lui è un giocatore con la giusta mentalità, vuole battere tutti. Per esempio è successo contro il Napoli. Questa è la mentalità che manca a tanti giocatori, soprattutto italiani".
"Io penso che il Napoli debba lottare per i primi posti. La squadra è forte, l'allenatore mi piace ed è tra i più bravi al mondo. Spalletti è un vincente ed imprime questa mentalità.Devono lottare per i primi tre posti sicuramente".
"Il giocatore alcune cose non le capisce. Capire quello che il sistema fa oltre il campo è difficile anche per l'allenatore. Tante cose non passano da lui e da noi; e purtroppo alcune cose capitano".
"Sì. Certe decisioni che vengono prese non corrispondono alla realtà. Il Var è arrivato per togliere questi dubbi, ma gli esperti di calcio lo dicono: le scelte non sono chiarissime".
"Significa proclamare la fede in Gesù Cristo. Quando uno deposita la propria fede in Gesù per quel che ha fatto e lo esprime pubblicamente con le sue azioni, dimostra di essere credente e che crede nella parola di Cristo. Il calcio è un terreno di prova molto importante. Ci sono delle situazioni nella quale devi mettere alla prova la tua fede ed il tuo autocontrollo. Per esempio, se dici di essere un cattolico non puoi bestemmiare, ed in Italia capita spessissimo".
"È cambiata tanto. Sono diventato un credente appena arrivato a Perugia dopo un infortunio.La mia vita è cambiata dopo aver iniziato a pregare Cristo. Poi ho ricominciato a giocare senza dolori. Iniziando a "mangiare la bibbia", è cambiato il mio comportamento. Sono arrivato in Italia da arrogante, poi sono cambiato ed ho capito che le cose importanti nella vita sono la famiglia e Dio".
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