L'edizione odierna deIl Corriere dello Sport ha evidenziato l'arma nascosta del Napoli di Luciano Spalletti: le palle inattive. Ecco quanto scritto: "Pure i rigori sono palle inattive. Volendo anche le rimesse laterali che una volta Ghoulam capitalizzava per lanciare il pipita. Ma nel Napoli made in Spalletti tutto è cominciato a Marassi, alla seconda di campionato, quando andando a rovistare nel brogliaccio, Petagna ha lasciato Masiello con il naso all’insù ed ha sistemato nell’angolino il traversone con i contagiri di Mario Rui, che della punizione, la madre di queste situazioni singolari, ha lasciato fiorire un assist. Contro la Juventus, dalla bandierina, il destino si è avvalso della complicità di Moise Kean, più decisivo dei «blocchi» nello stimolare Koulibaly per il tap in sull'imbrunire del faccia a faccia.
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La carta a sorpresa del Napoli di Spalletti: le palle inattive – CdS
Le palle inattive: un'arma sconosciuta fino ad ora
Spalletti, l'arma segreta del Napoli sono le palle inattive
Ma il «capolavoro» balistico è di Udine, dove il talento si combina con l’esuberanza di Spalletti e da un quadrilatero viene fuori un gioiello da abbagliare con Insigne che va da Fabian Ruiz al limite area. Volée per l’incursione di Koulibaly dentro l’area, contorsione un po' ciabattata ma nello schema per l’irruzione di Rrahmani di testa. Una punizione divina, nella sua eleganza. E visto che si erano divertiti, poi quei mattacchioni hanno continuato, sempre alla «Dacia Arena», con l’angolo corto di Insigne a Politano, l’approdo su Fabian Ruiz che aspettava distrattamente sul secondo palo, il sinistro che addomestica il pallone per Koulibaly e la rasoiata all’incrocio o alla giugulare del senegalese. Elementare, Watson".
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