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Ulivieri: “Spalletti ha reso il Napoli competitivo per lo Scudetto. Sulla Juve…”

Enrico Esposito

Le parole del noto dirigente

Nel corso della trasmissione “1 Football Club” su 1 Station Radio il presidente dell'AssoallenatoriRenzo Ulivieri ha parlato di Luciano Spalletti e di altri tecnici della scuola fiorentina. L'allenatore del Napoli appartiene ad una tradizione di grande importanza.

Ulivieri su Spalletti e la scuola fiorentina

Scuola fiorentina degli allenatori? Si tratta di carattere: noi toscani ci adattiamo a determinati contesti. La città di Napoli è difficile perché lo spirito dei napoletani è particolare, ma i toscani hanno feeling con questo tipo di carattere. Il Napoli, anche grazie a Spalletti, è competitivo per lo Scudetto, probabilmente invece la Juve non riuscirà a concorrere. Ci sono Inter, Milan, Lazio e Roma che se la giocheranno con i partenopei. Napoli Osimhen-dipendente? No, è una squadra che ha una idea di gioco, nonostante il ragazzo sia fortissimo".

Su Vincenzo Italiano

"Un allenatore davvero bravo, ha fatto subito benissimo. Così anche Dionisi e De Zerbi, ma non solo: è l’ultima generazione che è arrivata e tutti stanno facendo bene, al di là di ogni periodo storto che può capitare. Saranno davvero bravi quando riusciranno a gestire anche i periodi negativi di una stagione. Fiorentina? Non credo che i Viola debbano fare programmi, ma giocare partita dopo partita. Bisogna pensare al gioco, e magari bisognerebbe che avesse qualche sostituzione in più per mantenere certi ritmi. Io sono tifoso della Fiorentina, spero che quest’anno la salvezza venga raggiunta un po’ prima rispetto alle ultime due stagioni".

Su Empoli e Samp

"Ha fatto bene, è andato via un allenatore importante ma sta riuscendo a giocare a pallone, quindi quando trova una squadra che si apre le fa male. La Sampdoria? Anche D’Aversa è molto bravo, ha uno staff molto competente, tra cui un mio ex giocatore (Parozzi, ndr). È molto pacato, sono convinto che farà bene nonostante non è un’annata facile per i blucerchiati a livello societario.

Su Sarri

"C’è bisogno di modificare un po’ di cose: oggi l’allenatore non può solo avere il proprio credo. Bisogna trovare il miglior gioco da poter praticare con i giocatori a disposizione, e questo gli allenatori lo sanno molto bene. Comunque credo che Maurizio sia molto flessibile da questo punto di vista. Si pensi ai tanti moduli differenti che ha adottato nella sua carriera."

Sul Torino

"Nella svolta positiva di questa stagione, pesa la mano di Juric ma anche il mercato. Questa è una squadra che qualcosina ha cambiato, altrimenti non sarebbe potuta andare avanti. I granata puntano ad una salvezza con meno patemi, hanno anche fatto soffrire la Juventus fino agli ultimi minuti".

Sul Cagliari

"Mazzarri è l’uomo giusto, dovrà sistemare tante cose ma è all’altezza della situazione. Dispiace per Semplici, è stata una ingiustizia: non si può mandare via un allenatore dopo sole tre partite.

Sulla capienza negli stadi

"Non ci sono alcune novità in Figc, devono arrivare dal Governo e dal Comitato Tecnico Scientifico. Noi, come Associazione Allenatori, stiamo dalla parte degli scienziati: loro ci diranno come comportarci, non scenderemo mai in piazza e condanniamo chi lo fa. La salute viene prima dello sport”.