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Luciano Spalletti e Victor Osimhen (Photo by Francesco Pecoraro/Getty Images)
A “1 Football Club”, su 1 Station Radio, è intervenuto l’ex allenatore della Moldavia ed ex calciatore di Napoli e Atalanta, Roberto Bordin, il quale tra vari argomenti ha parlato anche del tecnico azzurro Spalletti.
Ecco di seguito riportate le sue dichiarazioni:
"Impensabile non essere al Mondiale. Vedremo cosa faranno stasera Portogallo e Macedonia, ma è una delusione grandissima".
"La differenza sta nella metodologia, nella cultura, e nell'approccio all'allenamento. Ti devi adattare anche per culture diverse. In Moldavia ho avuto un club molto serio, nel quale potevo imporre la mia mentalità di lavoro duro e serio. C'è differenza come approccio, per tante cose. Innanzitutto per la religione, per le loro usanze, anche per gli orari diversi dell'allenamento per quei motivi. A volte non è semplice ma ho avuto la fortuna di avere club importanti alla mano. In Nazionale è diverso perché hai più giocatori, ma più difficoltà ad allenarli nel breve periodo in cui li hai a disposizione".
"Vanno sempre suddivise. Anche l'allenatore ha le sue responsabilità, più che colpe. Responsabilità di portare la squadra al meglio. Il primo colpevole di un fallimento è sempre l'allenatore, perché le decisioni spettano a lui, anche se i commissari tecnici hanno i nazionali a disposizione per pochi giorni prima delle gare ufficiali. Purtroppo ci sono giocatori con condizioni fisiche diverse l'uno dall'altro. Devi sempre stare attento a dosare le forze, soprattutto nelle tre gare. Devi imporre il tuo pensiero senza esagerare per far rendere al meglio i tuoi uomini".
"Sicuramente quelli che sono in testa alla classifica. Sia Milan che Napoli hanno rose importanti, ma spesso decimate. Esse hanno dovuto adattare giocatori in ruoli non loro, e qui il tecnico ha fatto interventi importanti. Mi viene in mente Spelletti per esempio, con Osimhen lo si vede che sta facendo la differenza. Pioli e Spalletti sono quelli che hanno fatto le cose migliori".
"È venuto fuori adesso. Tutti avremo detto, all'inizio, che sarebbe stato difficile raggiungere il quarto posto. Allegri ha alle spalle una società seria e solida che gli ha dato appoggio visto anche il contratto che ha, ed alla fine pian piano è arrivato al quarto posto. Un pensierino alla prima posizione lo fa sicuramente. Se sogna lo scudetto? Non è un sogno, deve cercare di blindare il posto che ha, ma vede vicine le altre squadre. Mancano altre partite e se qualcuna cade ne approfitterà".
"L'Atalanta ci ha abituato a qualcosa di più, ma devo dire che non è stato semplice per lei. Le prestazioni sono state altalenanti. A livello di intensità era la più in forma del campionato, poi ha avuto qualche calo fisico e sono mancati anche i risultati. Si stanno riprendendo però, deve stare attenta ad allontanare Lazio e Fiorentina. Recuperando una partita possono sperare ad un quinto o quarto posto. Vedremo anche Juventus ed Inter cosa faranno".
"Peserà tanto. Secondo me, però, le capacità di Spalletti di caricare chi entra sono importanti, ha sempre fatto le scelte giuste per non fare sentire la mancanza di un campione come Osimhen".
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