Marani: “Stimo tanto Spalletti per aver superato il test di «napoletanità»”

Le parole del giornalista di Matteo Marani a Tuttosport

Si conclude con un trionfo il girone in casa della stagione del Napoli. Vittoria secca e clean sheet per gli uomini di Spalletti: punteggio di 3 a 0. Segnano Osimhen, il capitano e Lobotka. Lo stesso giorno che Insigne dice addio al Napoli, ma arrivederci a Napoli, ottiene una medaglia d’argento nella classifica All-Time dei marcatori della storia del club azzurro. Al Genoa servirà un miracolo per la salvezza, ma pare proprio essere infattibile. Festa per Lorenzo e per gli azzurri che blindano il terzo posto in campionato e la qualificazione in Champions.

Marani: "Era evidente l'accusa a Spalletti non essere abbastanza figlio di Partenope"

Di seguito le dichiarazioni del giornalista Matteo Marani a Tuttosport:

"Stimo tanto, troppo Luciano Spalletti per vederlo passare dall’esame di “napoletanità” inflittogli dal presidente Aurelio DeLaurentiis, che a Napoli non ha mai abitato in 18 anni di presidenza e che ha posto a Castelvolturno, provincia di Caserta, la base operativa. Era evidente che il tecnico dovesse in qualche modo giustificarsi da quella pelosa accusa di non essere abbastanza figlio di Partenope".

Sulla cultura di Napoli

"Napoli è una città moderna, con uomini e donne europei, con lo sguardo aperto al futuro e non rinchiuso nei vicoli di Spaccanapoli, assai diversi dai vecchi racconti di Curzio Malaparte. Basta con i luoghi comuni, gli stereotipi, la solita pochade alla Totò. Napoli ha una civiltà superiore a molte altre del profondo Nord".