Dopo la vittoria convincente contro il Cagliari, grazie alla quale il Napoli torna in testa alla Serie A, ha parlato ai microfoni di DAZN LucianoSpalletti. Il mister, senza dubbio molto influente in questo inizio di campionato, ha analizzato i punti positivi di questa sesta vittoria di fila, caratterizzata dalla prestazione spaziale di VictorOsimhen.
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Spalletti: “Abbiamo già perso, non pensiamo ai record. Dobbiamo stare sul pezzo”
Dopo la vittoria convincente contro il Cagliari, ha parlato Luciano Spalletti
Le parole di Luciano Spalletti dopo Napoli-Cagliari
Di seguito le parole di Luciano Spalletti, ai microfoni di DAZN, nel post partita di Napoli-Cagliari.
"Niente record e dati positivi. Abbiamo già perso negli anni passati, abbiam perso anche con il Benevento, ogni volta che ci siamo messi la maglia del Napoli era considerata una partita ufficiale. Poi, dobbiamo migliorare questa qualità in trequarti, abbiamo tante occasioni per chiudere le partite nel secondo tempo, come oggi".
Siparietto divertente con Spalletti e Ferrara, che parlano di un potenziale condominio con gli allenatori di SerieA, di cui il mister azzurro sarebbe l'amministratore (poiché in testa al campionato). "Stasera abbiamo dimostrato più compattezza, non abbiamo forzato nulla, se l'avessimo chiusa prima sarebbe stato meglio. La gente si aspetta tanto, quando poi prendi un tiro in porta o un gol dove ancora c'è da crescere sotto l'aspetto della mentalità, come si reagisce. Dobbiamo stare sul pezzo, essere coscienti della nostra forza e capire il cammino che dobbiamo fare. Attenzione anche alle squadre che adesso stanno tornando in auge.
Anguissa? E' molto fisico, ha delle capacità che di solito in Italia non sono tanto utilizzate, quindi è più evidente in campo. Ogni volta parla negli spogliatoi, prende notizie sulla sua posizione, vede da dentro al campo i comportamenti della squadra avversaria, è una persona intelligente, un ragazzo dolce ed un calciatore molto forte.
Chi non si sente titolare a entrare a partita in corso, non può fare neanche il titolare dall'inizio, perché con quel comportamento si pensa solo a se stessi. Quindi serve un atteggiamento del genere, che tutti entrano con voglia. Uno è titolare del secondo tempo, chi dei 10 minuti, chi degli ultimi minuti, questo è il comportamento che devono avere. Si giocano talmente tante partite che è ovvio che prima o poi faremo turnover, si vede che ci sono tante squadre che devono entrare ancora in forma. Ci vogliono i calciatori che si sono allenati bene, non quelli con la puzza sotto il naso che non hanno giocato la partita precedente.
I due anni di stop? Ho 63 anni, sono stato un allenatore scarso, un calciatore scarso, ma mi son sempre fatto il mazzo battendo poi squadre più forti. Se vedo un calciatore con delle qualità che spreca per motivi futili, allora divento una belva".
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