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Spalletti: “Noi poco lucidi per la troppa voglia di riprendere il Milan! Sugli Ultras…”

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La clamorosa e fragorosa sconfitta contro il Milan lascerà strascichi? Se lo chiede anche il tecnico Luciano Spalletti...

Mattia Fele

Luciano Spalletti è intervenuto anche nella classica one-to-one con Carmine Martino ieri sera, Radio Kiss Kiss Napoli. Focus del suo intervento non solo la roboante sconfitta, ma anche il comportamento assurdo degli Ultras durante la gara.

Spalletti intervenuto a Kiss Kiss nel post-gara

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Di seguito un estratto: Ci è mancata la qualità di sempre nella costruzione del gioco, mentre loro sono stati bravissimi. Noi non siamo stati feroci come sempre nella conquista della palla, ogni volta l'abbiamo rimessa in discussione una volta riconquistata e loro hanno preso il sopravvento con il loro palleggio di qualità. È quello che determiniamo noi. Avendo fatto sempre grandi partite, andiamo a stimolare anche gli altri. Che poi il Milan non ne ha bisogno perché sono i campioni d'Italia. Hanno avuto la meglio da tutte le parti. La prestazione del Milan è stata superiore. Noi abbiamo sbagliato alcune cose per troppa voglia di andare a riprendere subito il risultato, abbiamo ragionato un po' meno. È una scivolata che si vedrà poi nelle prossime partite".

Sulla Champions e sugli Ultras "Nel nostro ambiente è stato detto, da parte della squadra invece nessuno ha detto niente e a noi non interessa se l'ha detto qualcuno che può essere vicino al Napoli. Noi, come società, non abbiamo detto assolutamente niente e sappiamo quale difficoltà ci sia a giocare contro queste squadre di Champions League e ora penso che lo sappiamo anche gli altri. Disordini?Quello non dipende da noi. Noi dobbiamo essere bravi a fare quanto fatto per tutta la stagione, abbiamo l'obbligo di essere professionisti e badare al nostro lavoro. Quello che accade fuori non possiamo gestirlo. Trovo sia chiaro che se siamo stati 33 anni senza portare a casa un obiettivo e ora possiamo farlo, ma al contempo ci si dà contro, questo ci penalizza un po', ma noi dobbiamo badare al nostro lavoro".