Luciano Spalletti ha rilasciato alcune dichiarazioni alla stampa turca dal ritiro del suo Napoli ad Antalya in cui ha parlato di diversi temi. Dal livello raggiunto dai club anatolici ai tecnici italiani che li guidano fino a parlare anche di un calciatore azzurro arrivato proprio dal campionato turco.
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Spalletti: “Mi piacerebbe allenare in Turchia. Kim? Un campione. Elmas è la luce dei miei occhi”
Le parole di Spalletti
"Un giorno vorrei allenare in Turchia. In questo momento ci sono Montella, Pirlo e Farioli che è un mio amico e conosco molto bene Farioli. E’ un uomo di calcio e di qualità e conosco le sue doti. Poi c’è Montella, mio ex calciatore, che è terzo in classifica.. Ci siamo sfidati anche come allenatori e ho sempre visto quanto fosse tosto come avversario. La sua conoscenza del calcio è di primo ordine e da tecnico lo sta dimostrando adesso".
Sul calcio turco
—“E' di livello europeo, anche se la gente non la pensa così. Se vengono qui allenatori importanti, non è un caso. Hanno visto il potenziale e stanno cercando di cogliere l'occasione di lavorare in importanti club turchi. I tecnici che vengono qui lavorano sodo per migliorare se stessi e il calcio turco”.
Su Fatih Terim
—“L’imperatore ha lavorato in Italia molti anni fa. Anche la parola 'imperatore' può mostrare quanto potere può dare, l'effetto che può avere sui giocatori e aggiungere loro qualcosa. I calciatori possono crescere ovunque. La cosa più importante è impiegar quei calciatori nel modo più efficiente possibile, sviluppare le loro qualità e presentarli al mercato. Ecco perché il calcio in Turchia è di altissima qualità. Con Terim ho un grande rapporto. Non ci vediamo da anni, ma quando ci vediamo, è come se incontrassi uno di famiglia. Ci abbracciamo, parliamo, raccontiamo storie. Io vivo fuori Firenze e anche lì ho capito e visto quello che la gente pensava di Fatih Terim. Da lì puoi vedere quanto è grande come persona”.
Su Kim
—"Dopo la partenza di Koulibaly, abbiamo dovuto acquistare un grande giocatore. Quando ho visto Kim Min-Jae dopo che è arrivato da noi, ho capito tutta la sua qualità e che grande campione fosse. Dopo l'addio di Koulibaly, avevamo bisogno di un giocatore molto importante e ha riempito molto bene il vuoto lasciato da lui".
Sui tifosi
—“Come Napoli, traiamo la nostra forza dalla città. I giocatori che abbiamo possono trascorrere la loro carriera con noi per tanto tempo, non abbiamo dubbi. Ciò è dovuto alla loro passione e all'amore per il calcio del Napoli. Questo amore permea tutti i calciatori. Nessuno che vive a Napoli vuole andarsene. Come club, abbiamo il potere di tenere tutti i giocatori che abbiamo finché vogliamo".
Su Elmas
—“E’ la luce dei miei occhi, che giochi o meno. È un ragazzo fantastico che può giocare in qualsiasi posizione. Ha sempre tanta voglia di lavorare e migliorare costantemente. Può far vincere una partita se gioca per 10 minuti. È un calciatore che corre, pressa, prende la palla. Qualunque cosa accada, rimarrà la luce dei miei occhi".
Sul campionato e la sosta
—“In momenti come questi, squadre come la nostra hanno l'opportunità di lavorare in modo più dettagliato. Non si può andare sempre a mille. Siamo molto contenti della forma che abbiamo raggiunto. Sarà un grande vantaggio per una squadra come la nostra poter lavorare e mantenere le nostre prestazioni in questo periodo. Abbiamo iniziato molto bene la stagione.
È stato un vantaggio aver fatto le mosse giuste sul mercato, preso in squadra calciatori giovani e di talento. Abbiamo molta qualità, ma abbiamo anche aspetti da migliorare. Quando mettiamo in primo piano la nostra qualità, gli altri aspetti che dobbiamo migliorare vengono messi in ombra. Quindi mi congratulo con i miei giocatori per l'ottimo inizio. Faremo del nostro meglio per continuare così”.
Sul ritiro di Antalya
—“Conoscevo Antalya già da prima. Ci sono stato due volte quando ero allenatore dello Zenit. Ora anche col Napoli abbiamo trovato un livello molto alto in cui possiamo lavorare nel modo più accurato. Questo ci rende molto felici. Il clima qui è fantastico, ma non voglio abituarmici. Quando torneremo in Italia, non troveremo lo stesso clima. Siamo in un ottimo albergo. Abbiamo trovato strutture talmente buone che chiederò alla nostra dirigenza di venire qui al campo prima delle partite”.
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