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Spalletti: “Vincere ripaga i sacrifici della mia carriera! Squadra felice, oggi non era semplice”

In una trentunesima giornata fondamentale per il rush finale Scudetto, Luciano Spalletti è intervenuto nel post-gara a DAZN

Luciano Spalletti, allenatore del Napoli, è intervenuto ai microfoni di DAZN al termine della gara dell'Allianz contro la Juventus. Focus del suo intervento il cammino finale dello Scudetto, con qualche lieve riferimento all'occasione Champions sfumata. Il tecnico si è poi soffermato su alcuni episodi della gara di questa sera, comunque fondamentale tassello per il prosieguo della stagione.

Spalletti a DAZN

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"Se vinci partite così, contro avversari così e hai quella classifica lì... sono mattoni belli pesanti sulla vittoria dello Scudetto. I calciatori hanno festeggiato nello spogliatoio anche perché il gol è venuto nei minuti di recupero, per cui c'è ancora più felicità. Dobbiamo aspettare a stappare bottiglie e cuori, perché c'è ancora del tempo. Cosa ho detto alla squadra? Cose che direbbero tutti. Ho fatto i complimenti, perché al di là di qualche leggerezza abbiamo giocato una buona partita dopo l'uscita dalla Champions. Ti vengono duemila pensieri, non è semplice e ti porti dietro un po' di fatica. Secondo me più di così diventava difficile fare oggi, perché poi nel secondo tempo soprattutto siamo stati pericolosi e incisivi. Siamo stati tutti bravi: se si è tutti insieme, le gioie sono il doppio, come nella sconfitta la sofferenza è la metà. Abbiamo giocato la partita che volevamo giocare, perché poi a volte sono figlie di episodi e di contesti anche non voluti che prendono una direzione diversa nonostante le nostre volontà o il nostro lavoro. Diventa determinante però sapere di voler fare sempre alla stessa maniera: alla lunga vieni premiato. La squadra merita questo posto in classifica! 

Sulla carriera e sul guardarsi indietro"Sì, ogni tanto ci si guarda indietro perché per quanto mi riguarda non ho mai viaggiato in prima classe ma sempre con l'autostop (ride, ndr). Il fatto di trovarsi qui e ora, nelle condizioni di poter vincere ti ripaga di tutti i sacrifici fatti. Quando si fa una vita e si parte da una posizione normale, è chiaro che c'è un bel po' di soddisfazione. Ogni tanto io vengo preso in giro perché sto in panchina con le scarpette da gioco: ma la sofferenza che da piccolo provavo per non poterle comprare era incredibile e io la ricordo bene! Per cui ora le indosso. La mia è una strada più difficile rispetto a chi parte da livelli differenti, anche se è giusto dal loro punto di vista che si sono guadagnati posti importanti grazie alla stima da ex calciatori".