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NAPLES, ITALY - JANUARY 07: Luciano Spalletti speaks at a press conference of Napoli on January 07, 2023 in Naples, Italy. (Photo by SSC NAPOLI/SSC NAPOLI via Getty Images)
L'allenatore del Napoli, Luciano Spalletti, parla in conferenza stampa per presentare il match di domani a "Marassi" contro la Sampdoria, valida per la 17a giornata di serie A. A seguire le sue principali parole.
"Prima di iniziare l'allenamento abbiamo pensato a come partecipare al ricordo di Vialli e Mihajlovic quando domani arriveremo allo stadio. Siccome quando è mancato Sinisa non c'è stata conferenza stampa, osserviamo ora un minuto di raccoglimento anche per lui. Con Gianluca ho un ricordo molto personale, quando lo incontrai nell'85 in amichevole. Io ero all'Entella e lui alla Samp. Mi ricordo che durante un'azione in un confronto fisico con lui caddi a terra e lui mi diede la mano per tirarmi su. Si vedeva bene, nonostante fosse giovane la sua capacità di essere un leader e fuoriclasse senza mai farlo pesare a nessuno. Un uomo di grande carisma e precursore di grandi idee sia in campo che fuori. Nella Juventus era uno dei primi attaccanti che pressava alto e andava sui difensori. Si è fatto apprezzare come uomo e allenatore, vincendo trofei. Me lo ricordo come commentatore quando era a Sky e anche andava fortissimo. Ha speso tutto sé stesso per noi. Abbiamo imparato tanto da lui negli insegnamenti che ci ha fatto, quindi dico grazie Gianluca".
Sulla sconfitta di Milano
"Abbiamo imparato che potevamo avere solo 8 punti di vantaggio e invece oggi ne abbiamo solo 5. Abbiamo imparato che una sconfitta ci può stare perché comunque fin qui abbiamo fatto molto bene però la verità è che ci girano le scatole. Ed è anche giusto che ci girino le scatole perché non abbiamo fatto quello che volevamo fare senza accontentarci della classifica. Vogliamo andare a giocare le partite, anche quelle con grandi difficoltà, con la stessa determinazione per fare risultato pieno".
"Le scelte che faremo domani non sono state prese dopo la sconfitta di Milano ma prima perché è giusto fare alcune turnazioni. Ci saranno 3-4 cambi ma non sono stati fatti in base alla prestazione di Milano. Nel nostro spogliatoio ci sono dei leader, sanno che aiutare la squadra è una cosa fondamentale. Nomi? Di Lorenzo, Rrahmani, Anguissa, Mario Rui, Osimhen: sono tutti leader. Sono giocatori forti nel carattere, anche gente come Elmas. Poi ci sono quelli più taciturni che prendono le stecche e stanno zitti senza protestare ma sono tutti calciatori forti con la stoffa da leader".
"4-3-3 o 4-2-3-1 dipende anche dalle implicazioni durante le fasi della gara, come quando la palla l'abbiamo noi o gli avversari. Anche a Milano è andata così, quando loro iniziavano l'azione sui terzini e poi si vede se esce il braccino o il quinto. E in base a quelle scelte noi andiamo ad occupare gli spazi e prenderci dei vantaggi. In generale non abbiamo fatto male a Milano a parte un paio di situazioni all'inizio, sbagliando la costruzione. Ma poi abbiamo avuto anche occasioni importanti dentro l'area di rigore. Ci saranno sicuramente da migliorare le caratteristiche nelle prossime partite. Domani non abbiamo una partita facile davanti, al di là del modulo. Perché troveremo una squadra che è in ripresa, con un ambiente particolare con un'euforia particolare dopo quanto successo. Loro hanno ripreso alla grande, noi abbiamo fatto una partita al di sotto dei nostri standard. Quindi non sarà facile".
Ancora su Milano
"Ci sono situazioni in cui siamo andati al tiro ravvicinato dentro l'area. La fortuna non ci ha nemmeno assistiti. Poi è anche il valore dell'avversario che ti fa avere o meno una reazione. Io di occasioni ne ho viste, come quella di Osimhen. Non siamo contenti è chiaro, dobbiamo convincerci che una partita così non si deve perdere pure se il nostro avversario si chiama Inter. La cosa più importante è avere questa visione chiara qui".
Sulla maturità della squadra
"Giusto andare ad analizzare la sconfitta ma poi vanno messe dentro tante altre cose. A chi ci sta criticando per la sconfitta dico che la pensano esattamente come noi perché noi volevamo essere a +8 e invece siamo a +5".
"Rrahmani l'ho visto molto bene, lui e Kim hanno fatto una grande partita. Se si riferisce al gol di Dzeko è stato molto bravo l'attaccante, non demerito del difensore. La valutazione da fare è che sicuramente vanno fatte altre valutazioni e naturalmente deve ritrovare la miglior condizione ma a Milano mi è piaciuto molto. Kvara sottotono? Se voi me l'appuntate io divento il primo difensore. Parliamo di un giocatore di grande qualità. Se non gli partono alcuni numeri diventa facilmente uno da osservare e sotto osservazione. Secondo me non ha fatto male, è entrato dentro l'area e ha cercato di scardinare lo spazio per attaccare. Si è preso la responsabilità di calciare. Bisogna aspettare che ritrovi la totalità della confidenza con la partita. In allenamento fa quello che siamo abituati a vedere da lui. Partendo dalla fascia si accentra, se si parla di raddoppi ne riceve di più in mezzo al campo. Si diventa limitanti per lui se gli si va dire cosa sa fare e cosa no. Non possiamo giocare tutte le gare al top".
"Ho visto una squadra giusta negli atteggiamenti degli allenamenti, chi va in campo lo fa per dare il massimo e per la ricerca dei nostri sogni. L'Inter è una squadra forte che non ti lascia giocare, qualcosa abbiamo creato ma non siamo stati fortunatissimi come ho già detto. Non siamo contenti, non vogliamo essere la squadra rivelazione".
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