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Spalletti: “Scudetto significa immortalità. Pioli mi batterà? Meglio poi che prima!”

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Ecco la conferenza stampa di mister Spalletti pre Napoli-Milan

Claudia Vivenzio

Manca davvero poco a Napoli-Milan, gara valida per la ventottesima giornata di Serie A che si giocherà domani alle 20.45 allo stadio Maradona. A presentare il match, in conferenza stampa, è il mister Luciano Spalletti.

La conferenza stampa di Spalletti pre Napoli-Milan

Spalletti: “Scudetto significa immortalità. Pioli mi batterà? Meglio poi che prima!”- immagine 2

Di seguito la conferenza stampa di Luciano Spalletti:

"Se arriva al momento giusto questa partita? Chi sta meglio non lo so, lo dirà la partita. Noi, per quanto mi riguarda, stiamo al meglio possibile. Noi siamo al top di quelle che sono le nostre possibilità". 

Sul Napoli che merita di più

"Noi come il Milan abbiamo avuti tanti infortuni e abbiamo dovuto mettere a posto tante cose. Sono stati bravi i calciatori a contagiarsi... non di Covid che anche c'è stato! (ride ndr.). Sono stati bravi a contagiarsi in quell'idea della staffetta".

Sul Milan

"Devo fare i complimenti al Milan. Pioli ha fatto un grande lavoro in questi tre anni. Con Maldini c'ho parlato diverse volte. Sono un club sicuramente forte e gli vanno fatti i complimenti".

Sulle sensazioni

"Le mie sensazioni sono buone, non so gli altri ma sicuramente non possono essere più motivati di noi. Stiamo mettendo insieme una bella storia e quando dico "insieme" faccio riferimento anche ai tifosi. Già che ci siamo mettiamoci anche la benedizione di Maradona! Si diventa ancora più forti così".

Sulle armi misteriose e ancora ignote

"Il sinistro di Fabian Ruiz era tra quelle armi misteriose? No, tra le armi misteriose c'è quell'imbucata di Adam Ounas in mezzo a due che trova Elmas. Poi è sempre la forza mentale che fa la differenza tra i giocatori normali e i campioni".

Sul complimentarsi con sé stesso

"Se la mattina prima di farmi la barba mi dico "bravo"?! Io la mattina non mi faccio la barba, mi faccio i capelli... è la verità. A volte non mi piace la faccia che ho, la vado a rivedere, la metto a posto senza toccarmi e poi esco. Bravi sono quelli che lavorano sempre in un certo modo, che arrivano al campo e in base a ciò che è successo non cambiano umori e obiettivi".

Sulla parola Scudetto

"Se vinciamo domani la pronuncio? Io la pronuncio sempre, non ho problemi. Sappiamo che ci giochiamo moltissimo. Sappiamo che abbiamo la possibilità di rendere immortali le nostre carriere con una roba del genere. Però il campionato è ancora tutto da giocare, ci sono squadre fortissime che sono al nostro stesso livello e dipenderà da molti fattori. Per quanto mi riguarda io sto bene. Possono essere più forti di noi ma la vedo difficile che siano più motivati di noi. Non so se basterà quello che siamo ma la nostra chance vogliamo giocarcela".

Sulla consapevolezza che ha dato al Napoli

"Prima di venire qua si diceva: "Litigherà con questo... con quell'altro. Ha litigato con questo e quest'altro...", e invece non è successo niente. Sono maturato? A 62 anni?! (ride ndr.). A quest'età si marcisce mica si matura. La verità è che in un campionato avvengono certe cose e bisogna intervenire. Sulla squadra dico che ad oggi non vedo più una certa nevrosi, vedo una squadra che c'è con la testa, che usa la logica sempre".

Su cosa temere del Milan

"Che cosa temo del Milan? Il Milan è una squadra forte, dobbiamo fare attenzione alla sua uscita corta alternata a quella lunga. Spesso portano la palla al portiere che ti butta la pallata dietro la linea che tieni alta, lì trovano giocatori veloci e di gamba. Un po' quello che noi facciamo con Osimhen... lo dico tanto a Pioli non gli si può nascondere nulla (ride ndr.)".

Su Lozano e Lobotka

"Lozano ci sarà tra i convocati. Lobotka si è allenato tutta la settimana e ha fatto il completamento per inserirsi a pieno nella squadra. Ma quello che dicevo prima ossia "sto bene", mi riferivo anche alla squadra e ai rientri. Scrivendo nell'allenamento anche il mio nome, viene meno bene l'allenamento. Se invece al posto del mio nome metto quelli di Anguissa, Fabian e gli altri, viene meglio l'allenamento".

Su Pioli

"In conferenzaha detto che prima o poi riuscirà a battermi? In certi casi è meglio "poi" che "prima" (ride ndr.). Lo dico sul serio, ci sono certe circostanze della vita in cui qualcuno dice "meglio prima" e altre in cui uno dice "meglio poi"...".

Su Osimhen

"Come può ritrovare il gol...?! Lo ritroverà giocando... in maniera molto semplice (ride ndr.)".

Su Elmas

"Dove può rendere al massimo per diventare un top? Ma lui è un trequartista, un sottopunta. Eljif è un giocatore da zona calda. Da zona in cui si va a determinare la qualità. Si sa adattare a più situazioni e ciò lo porterà ad avere sempre più conoscenze di questo sport e del suo ruolo. Forse non riesce a dare tutto sé stesso quando lo sposti ma è un ragazzo molto intelligente che capisce tutto e se lo tiene anche quello che capisce, non se lo dimentica. Per cui se poi portato nel suo ruolo riesce a portare il comportamento di una punta esterna... è bene. Il futuro è con lui".

Sul vincere a Napoli

"Vincere a Napoli ha un significato triplicato? Sono stati intervistati in questi giorni tanti ex calciatori del Napoli che hanno descritto che cosa significa, lascio a loro che l'hanno vissuta sul serio la definizione di cosa significa vincere a Napoli. Noi dobbiamo viverla con tranquillità e sapere che stiamo bene e possiamo giocarcela".

A cura dell'inviata a Castel Volturno Claudia Vivenzio

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