Calcio Napoli 1926
I migliori video scelti dal nostro canale

ultimissime calcio napoli

Spalletti: “Si può aprire un ciclo, è una vittoria per il calcio. Incontro con ADL? Vi spiego”

Spalletti: “Si può aprire un ciclo, è una vittoria per il calcio. Incontro con ADL? Vi spiego” - immagine 1
Domani andrà in scena al Brianteo la partita tra Monza e Napoli, valida per il 35esimo turno di Serie A. Alla vigilia dell'impegno con i brianzoli, l'allenatore italiano è intervenuto in conferenza stampa a Castel Volturno
Edoardo Riccio
Edoardo Riccio Giornalista 

Quest'oggi Luciano Spalletti, tecnico del Napoli, è intervenuto in conferenza stampa da Castel Volturno, alla vigilia della partita con il Monza, trasferta riaperta anche ai tifosi azzurri. Come di consueto, l'allenatore si sottopone ai quesiti di diversi giornalisti sui temi caldi (sia tecnici che non) riguardanti la seconda parte della stagione. In seguito alla conquista dello scudetto e all'impresa storica, gli azzurri sono a caccia di un successo con i brianzoli per inseguire il record dei 91 punti di Sarri.

La conferenza di Spalletti

—  

Di seguito le dichiarazioni dell'allenatore italiano in conferenza stampa: Quali sono le impressioni dopo l'incontro con De Laurentiis? "Difficile parlare in ristoranti di Napoli... Dopo ieri sera è molto chiaro, ma i dettagli saranno rivelati dalla società. La risposta alle tante domande sarà offerta dal Napoli. Sarà esposto dalla società ciò che è emerso ieri sera, è una sua prerogativa. È corretto così, io devo continuare a lavorare e terminare la stagione nel migliore dei modi". Si inseguirà il record di Sarri? "Assolutamente sì, bisogna giocare le prossime gare con questo obiettivo. In questo modo si ritroverà l'affetto dei nostri tifosi. Gli stadi saranno colmi dei pezzi azzurri. È una cosa nuova, dobbiamo alternare la festa e la capacità di esprimere un buon calcio per ciò che ci circonda. Ho trovato perfetto ciò che si è verificato con la Fiorentina. Tutti si aspettavano una squadra scarica per le due notti precedenti di festeggiamenti".

Qual è stato il momento preciso nel quale si è reso conto di essere vicino allo scudetto? "Naturalmente da quando siamo partiti. Le nostre casacche rappresentano il nostro obiettivo, la canzone lo spiega bene. Le intenzioni erano già rivolte al tricolore fin da quando sono arrivato. Risponderò anche alle vostre allusioni. Mi è sempre piaciuta la squadra, mi piace avere ricordi circa il percorso svolto. In questo percorso ci sono la vittoria dello scudetto e i timori iniziali di vincere le partite. La mentalità si costruisce con l'allenamento e nel modo di frequentare l'ambiente". Napoli ha capito Spalletti? Probabile formazione con il Monza?"Sono fatto male, ma quando si tratta di Napoli e del suo sole, è impossibile non lasciarsi baciate. L'abbronzatura è azzurra, oltre scurire la pelle. Ho sempre lo stesso obiettivo, difendo la squadra, la società e i miei calciatori. Poi si lavora anche nel rapporto con l'ambiente, poiché quest'ultimo può dare tantissimo. Volevo far riemergere l'amore dei tifosi nascosto sotto la ceneri. Di conseguenza, se riesci nell'intento, vieni riconosciuto in qualcosa. Il nostro pubblico può offrire un grande apporto, ci ha dimostrato la sua forza e la propria potenzialità. È una cosa bella, mi ripaga delle notti insonni ad amare il Napoli. Ho dato tutto me stesso ed anche qualcosa in più. Sono felice anche io. Per quanto riguarda la formazione, è bene fare le cose correttamente. Dare a turno spazio per chi non ha giocato a precedenza, se ne scelgono due o tre a partita. Con l'Inter si fa un ragionamento diverso e si arriva all'ultima gara. Giocherà Bereszyński".

Patrimonio dello scudetto anche valore etico? Soddisfatto dal confronto con De Laurentiis? "Mi ha fatto piacere è il fatto di aver potuto dare tutto me stesso. La società ha svolto un gran lavoro dal punto di vista dell'organizzazione. Vincere e valorizzare la rosa: questi sono due passi corretti, i quali riguardano i due campionati giocati. La società mi ha dato la possibilità di giocare in questo modo, ingaggiando calciatori di qualità e molto disponibile. Si può aprire un ciclo, il fururo sarà florido. Sono soddisfatto dell'incontro con De Laurentiis, ho trascorso un'ottima serata... anche per la scelta dei vini del presidente. Ho detto ciò che dovevo dire". Cosa possono dare le prossime gare? "Possono dare molto, abbiamo l'obbligo di dare il massimo per la professionalità necessaria per il ruolo di calciatori. La disciplina principale per la nostra professione. Dobbiamo continuare in questo modo anche in questo finale, i tifosi e la società meritano prestazioni positive".

Immagine della notte di domenica? "L'estensione delle tribune dello stadio festanti fino ai piedi del Vesuvio. Si è festeggiato ovunque, straordinario vedere sino a dove lo sguardo poteva. È stato il massimo della soddisfazione".

Valore sociale della vittoria? "Si percepiva già dall'esterno in vesti di allenatore di altre squadre. Questa disponibilità ad essere felici per la vittoria del Napoli si sente anche nelle altre città. Questa vittoria ha fatto comodo a tutto il calcio. Tutti volevano che questa squadra vincesse il tricolore. Era immaginabile da fuori".

Osimhen e la classifica marcatori? "Merita di vincere questo traguardo per il suo operato in campo, la squadra è disponibile a dare forza alle sue qualità. Sarebbe bello se vincesse Osimhen la classifica".

Quando nasce l'idea di calcio? Pensieri sul Monza? "Tutto dipende dai calciatori e cosa può piacere ai tifosi vedendo il calcio. Poi anche a me deve piacere qualcosa, la direzione è quella lì. 'Calcio senza tempo': termime con il quale posso indicare la mia idea calcistica, considerando anche le novità introdotte nel calcio. Elmas per esempio calciatore senza tempo. Bisogna acchiappare tutto ed esaminare le esperienze, le quali sono fondamentali per apprendere le novità di questo sport. Ho esperienza e quello che faccio ricorda la maturazione, la novità da imparare velocemente. Il Monza invece è un avversario scomodo, Palladino avrà un grande futuro. I dirigenti sono visionari, capaci di penetrare la mente delle persone. Sono determinati, giocano a campo aperto, preferiscono costruire dal basso. Questa è una roba difficile a cui opporsi, c'è quello che abbiamo sempre fatto, oltre il rischio delle ripartenze. Sarà difficile controllare il gioco, conosciamo Petagna e il suo valore. Ma dobbiamo vincere per oltrepassare i traguardi e i punteggi di fine campionato". Con chi ha vissuto lo scudetto? E quale frase andrebbe messa sulle casacche del Napoli? "Santoro grande professionista, ho legato subito con una persona nata dentro gli uffici, il quale sa traslocare gli uffici in campo. Sa stare a contatto con le persone per la sua cultura, tutti vorrebero averlo dal punto di vista professionale. Vedere i rimbalzi di tutta la panchina a qualsiasi gol della squadra e i loro sorrisi all'interno dello spogliatoio sono immagini bellissime. Per quanto concerne la scritta, poi si vedrà". Come è riuscito ad avere una tale comunicazione con la squadra? "I miei collaboratori sono splendidi, lo staff mi ha dato una grande mano. Per quanto riguarda il calcio gicoato e le conferenze, tutto va a braccetto. Anche voi giornalisti mi avete dato una grande mano quest'anno a differenze dello scordo anno. Con il tempo, però, sono riuscito a farmi capire, nel risultato finale c'è anche questo".

tutte le notizie di