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Spalletti: “Osimhen può tornare in Champions, ma abbiamo Simeone! Sulle Curve e su Pioli…”

Spalletti
Domani andrà in scena al Maradona il big match di giornata tra Napoli e Milan, valido per il 28esimo turno di Serie A. Alla vigilia dell'impegno con i rossoneri, l'allenatore italiano è intervenuto in conferenza stampa a Castel Volturno

Edoardo Riccio

Quest'oggi Luciano Spalletti, tecnico del Napoli, è intervenuto in conferenza stampa da Castel Volturno, alla vigilia della partita rilevante con il Milan l'ultima del 2022. Come di consueto, l'allenatore si sottopone ai quesiti di diversi giornalisti sui temi caldi (sia tecnici che non) riguardanti la seconda parte della stagione, parte fondamentale in vista del coronamento del sogno scudetto. Nonostante il margine in classifica, sarà un vero e proprio scontro al vertice con i rossoneri di Pioli.

La conferenza di Spalletti

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Di seguito le dichiarazioni dell'allenatore italiano in conferenza stampa: "Cosa può cambiare senza Osimhen? "È un assenza che pesa, però di fianco c'è quello che dice Pioli. Quando è mancato Victor, la squadra ha saputo sopperire alla sua assenza ed hanno dato qualcosa in più per far sì che fosse lo stesso Napoli. La differenza è stata fatta da calciatori come Simone, sa che mestiere fa. Conosce bene il calcio, gioca non solo con i piedi ma anche con la testa. È entrato subito nel ruolo il quale avrebbe dovuto ricoprire, nonostante le piccole fette a disposizione. Cambierà poco anche il modo di giocare, perché il Cholito sarà meno veloce di Osimhen, ma sa giocare spalle alla porta, a dialogare con la squadra ed anche nel gioco aereo".

Sul gruppo e sul Cholito: "Ogni qualvolta abbiamo avuto dei calciatori, sono stati loro a dimostrare di essere un gruppo. Tutti hanno dato un pezzettino in più, abbiamo giocato sempre grandi partite di fronte ad avversari.  È una partita da tripla, che vale il doppio. Il Milan è una squadra fortissima, ha vinto lo scudetto nella passata stagione ed ha eliminato il Tottenham in Champions. Ha lasciato partire Kessié e si è rinforzata con l'arrivo di diversi calciatori. Simeone meritava di più di quanto gli ho concesso, davanti ha uno forte come Osimhen".

Sul Milan e su Raspadori: "Pioli ha una rosa che gli consente alla squadra di giocare corto. Si tratta di una squadra forte, capace di fraseggiare anche dal basso, in grado di ribaltare l'azione e di effettuare ripartenze fulminee. Il Milan ha la capacità di mettere in difficoltà l'avversario e di metterlo sotto pressione. Ha uno dei più forti centravanti in circolazione, Giroud è bravo a servire bene i compagni di testa. Per quanto concerne, Raspadori è a disposizione. Vale tanto il suo recupero considerato l'infortunio della panchina. Partirà dalla panchina".

Sull'aspetto psicologico della gara: "Potrebbe fungere da slancio per le prossime partite. Il faro della Champions fa mutare completamente il vestito, tutti ritrovano la loro migliore forza dentro quella partita. Involontariamente, potrebbero esserci reazioni diverse in base al risultato di questa partita. Mi aspetto che i miei calciatori abbiano un temperamento forte per sopperire a qualsiasi situazione".

Sul clima in città e sulla reazione dei calciatori: "Ci riempie d'orgoglio, ma è qualcosa di illusorio. Si tratta ancora di una storia non scritta, dobbiamo continuare a lavorare in modo corretto. Non dobbiamo perdere di vista.la fatica alla quale siamo ancora sottoposti. Non pensiamo alle prossime gare e non pensiamo di aver già vinto, questo modo di ragionare possono permetterselo solo i superficiali e noi non lo siamo".

Sulle possibili modifiche da applicare alla formazione per la sosta nazionali: "Erano pochi i nazionali, dobbiamo valutare la stanchezza dei calciatori ed eventuali infortuni. Non posso fare altro che raccomandare i ragazzi, lo faccio sistematicamente. Non posso fare altro, si valuta poi eventualmente la loro condizione di forma in base a quanto hanno giocato con le rispettive nazionali. Ma è un problema comune".

Sulla sua napoletanità e sul suo futuro: "Faccio ogni mattino colazione con Ciro, il napoletano è una lingua bellissima, ma sono ancora un po' ignorantello. Ho mostrato il premio Bearzot a tutta la squadra, conquistato anche per merito loro. La città fa impazzire con questi ricami, ma non dobbiamo già festeggiare per non perdere l'attenzione. Per quanto concerne il contratto, le mie attenzioni sono rivolte a ciò che ho davanti per essere attento ed essere più napoletano possibile. Questo è l'unico pensiero, cioè cercare di dare qualcosa alla città,  non voglio perdere concentrazione su cose banali rispetto allo scudetto. La società inoltre ha la possibilità di allungare il contratto, ma a me non interessa del contratto, ma solo del Napoli e dei calciatori. Queste situazioni creano confusione, anche quando sono inerenti ai contratti dei calciatori".

Sul recupero di Osimhen: "Siamo quasi sicuri che possa tornare per la gara d'andata di Champions con il Milan. Siamo fiduciosi".

Sul ballottaggio tra Mario Rui e Olivera: "Si tratta di due calciatori molto forti, si tenta di usare sempre le loro qualità tecniche. Bisogna addizionare le loro qualità. Se si parla di Di Lorenzo è un discorso diverso. Ma è sempre il risultato che si ha in fondo che conta".

Sulle dichiarazioni di Pioli: "Non esistono squadre perfette, involontariamente chi ha vinto.di più va a stimolare maggiormente rispetto a chi perde di più. La nostra squadra ha svolto un ottimo percorso, bisogna confrontare i punti dalla prima in classifica rispetto alle inseguitrici tra lo scorso anno e questa stagione. Il Napoli ha fatto qualcosa di straordinario, carta canta. Si tratta di un percorco fantastico".

Sulla manifestazione di una parte della tifoseria: "Quello che è stato fatto è stato realizzato con le componenti vicine alla squadra. Se una di loro dovesse, siamo penalizzati. Per cui apprezzo i sacrifici effettuati per comprare i biglietti, capisco le difficoltà riscontrate dalle famiglie per acquistarli. Ma questa è un'azione contro la squadra, la quale cerca un contributo da quel pezzetto importante. Il fatto che le Curve non sosterranno la squadra durante la gara, peserà allo stesso modo dell'assenza di Osimhen. In questo modo si penalizza solo il Napoli".

Sul valore del Napoli: "I napoletani sanno riconoscere chi si impegna per questa città; di conseguenza ti rimbalzano addosso e ti rimpieno d'affetto. Mi sembra di non essere un allenatore a volte, ma più uno che mi piace. Per cui mi sembra di essere anomalo, naturalmente mi impegno al massimo. Forse ci sono dei luoghi a Napoli dove c'è più sensibilità ed apprezzano maggiormente il mio operato".

Sulla possibilità di schierare Elmas: "Quando viene chiamato in causa risponde sempre bene. Tuttavia, quando si gioca nella parte offensiva di una squadra, per far sì che una squadra sia forte e sappia posizionarsi sempre nell'alta classifica, gli attaccanti devono completarsi in determinati modi. La costruzione va fatta bene, il calciatore modello è colui che sa ricoprire più ruoli. L'attaccante deve saper difendere e il difensore deve avere la capacità di attaccare. Sono tutte cose svolte dal gicatore internazionale. Al di là dei nomi, sono gli atteggiamenti ad essere determinanti".