Luciano Spalletti, tecnico del Napoli, ha rilasciato alcune dichiarazioni in conferenza commentando la vittoria contro lo Spezia di Luca Gotti.
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Spalletti in conferenza: “Noi dobbiamo tutto a Napoli. Cori razzisti? Dico basta!”
Spalletti in conferenza
"Quello che diventa fondamentale in queste partite è la maturità della squadra. Anche per l'ambiente in cui si va a giocare. Lo Spezia si è difeso con ordine, ci ha dato campo e noi ce lo siamo preso. Queste sfide vanno preparate la sera prima. Quando si gioca a quest'orario ed in quest'ambiente, se non sei pronto quando arrivi, non ti rendi conto delle situazioni che ti vengono contro. Questo fatto del non esser riusciti a trovare la soluzione nei primi 45', ma aver fatto la partita, è l'unica cosa che posso additare ai miei calciatori. Andavano anticipate le situazioni difensive nello Spezia. Solo questo posso appuntare, ma va capita la difficoltà della situazione. Nel secondo tempo, ero convinto che avrebbero trovato il modo per segnare. Abbiamo fatto girare bene la palla nei secondi 45': li abbiamo costretti a dover fare un pò di fatica".
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Sui cori
"La spezia è scritta nella mia vita: possono comportarsi come vogliono. Io penserò sempre la stessa cosa, mi fa piacere ritrovarli sempre in Serie A. Quando vincono io sono contento. In estate sono sempre qui, le cose che mi hanno detto dovranno ridirmele. Sono cose che vanno accettate, qui sono nati due miei figli".
Sulla sfida
"Quando ti chiami Napoli ci sono scontri diretti e partite da vincere. Questa è una di quelle che devi vincere. Non devi essere sorpreso da ciò che ti fa trovare davanti l'organizzazione della squadra avversaria. Queste sono partite troppo importanti: sono partite in cui ci devi passare sopra. Lo Spezia ha giocato una buonissima partita, ma non ci possono essere rimorsi per noi dato che siamo la prima della classe. Tutte le volte devi rinnovarti come preparazione. Per noi diventa difficile questa disponibilità a diventare calciatori con qualità differenti con questi continui cambi di scena".
Sui cori razzisti
"Bisogna smettere di fare i cori razzisti: si fa il tifo per la nostra squadra. Non si perde tempo ad offendere le altre città. È un modo di fare sbagliato del calcio italiano. Lo stadio dev'essere un momento in cui si lotta con la squadra per arrivare alla vittoria e se non si riesce la si sostiene ugualmente. Ci sono i bambini a casa".
Sullo Spezia
"Gotti ha fatto vedere di saper fare calcio, ma quando ti mancano tanti giocatori la qualità della rosa diminuisce. Nonostante questo, sono convinto che l'avremmo vinta ugualmente. C'è voluto l'episodio per portarla a casa. Ma fino a quel momento, lo Spezia ha fatto bene. Per il futuro, la vivrei abbastanza tranquillamente. Allenatore e squadra sono superiori ad altri contesti".
Su Osimhen
"Di Osimhen abbiamo detto tutto. Ha fatto un salto incredibile per prendere quel pallone. È tutta farina del suo sacco".
Sul grande sogno
"Napoli non la vedo così convinta che sia già finita, la vedo matura da sapere che c'è ancora molta strada. Ci sono tante altre battaglie. Noi dobbiamo tutto alle persone di Napoli, non c'erano i tifosi, ma c'erano sicuramente migliaia di persone a pregare per noi. A loro va tutto il nostro impegno".
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