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Spalletti in conferenza: “Kvara una farfalla. Va bene starvi sui co***oni, ma…”

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Le parole del tecnico azzurro in conferenza

Domenico D'Ausilio

Luciano Spalletti, tecnico del Napoli, ha rilasciato alcune dichiarazioni in conferenza commentando la vittoria degli azzurri contro il Sassuolo in campionato.

Spalletti in conferenza

Spalletti in conferenza: “Kvara una farfalla. Va bene starvi sui co***oni, ma…”- immagine 2
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"Abbiamo fatto bene sia nel primo sia nel secondo tempo, c'eravamo creati le possibilità per segnarne altri. Li abbiamo fatti su due strappi individuali, di qualità, che fanno parte del bagaglio tecnico dei giocatori. Quando ci è servito avvantaggiarci del gioco di squadra non ci siamo riusciti, quando mancano gli strappi individuali è sempre il collettivo a salvarti, meglio che ci sia collettivo che dei calciatori che fanno le giocate importanti e che determinano poi il risultato.

A essere pignoli sicuramente ma la squadra si era costruita come trame la possibilità di fare altri gol, pressandoli, riconquistando palla sulla trequarti diverse volte. Poi, sempre per essere pignoli, quando la palla arriva vicino alla nostra area alcuni volti non riusciamo a percepire la forza del pericolo e la postura nell'atteggiamento, nella ricerca di andare a riconquistarla, non siamo così feroci come meriterebbe la situazione ma stasera grandissima vittoria e grandissima partita.

Se la vado a paragonare con le ultime vittorie questa è stata quella più fatta bene dal punto di vista dello scorrimento della partita però l'abbiamo vinta con Kvara che è partito da molto lontano con questa sua leggerezza di farfalla che ha nell'andare a portare palla in avanti, questo svolazzare, cambia direzione velocemente e poi con quel gol incredibile di Osimhen, poi gli sono capitati due occasioni più facili e non è riuscito a fare gol. Bisogna trovare più equilibrio senza aspettare le giocate di Kvara e Osimhen".

Sulle mille panchine e il match

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"Devo pensare al sonno perso. L'esperienza serve soltanto per saper riconoscere quelle cose che devi andare a prendere e che ti passano ancora davanti, non per dire che lo so già ma per saperne riconoscere altre che non sai. Si divertono più i giocatori a giocare o io a guardare la squadra?Quando si tiene palla si soffre di meno, altri allenatori dicevano che è meno facile prendere gol quando ce l'hai tu. Il pubblico s'è divertito, ha partecipato ed era sopra la palla, scorreva bene in una gara di qualità".

Su Olivera, Mario Rui e gli altri sostituti

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"Sono due calciatori differenti, diventa difficile scegliere con giganti come Kim e Di Lorenzo, anche Rrahmani che difensivamente è una roba incredibile come attenzione e continuità. Ora sceglie meglio, va meno in apprensione. In altri ruoli è più facile. Mario Rui ha qualità indelebili quando ha palla, poi da un punto di vista di impatto fisico ha meno di Olivera che ha un motore superiore sulle distanze e sulla forza. Ci vogliono tutti e due, l'essenziale è che non ragionino come i calciatori deboli. Nel senso che pensino di essere due riserve o che contino i minuti che non vengono giocati. Non è che sei mio amico solo se mi dai la maglia, si fa sempre un discorso collettivo e di traguardo di squadra, si ha bisogno di tutti. Anche Zerbin in cinque minuti ha fatto vedere di essersi allenato bene, può giocare in molte squadre di Serie A, bisogna stare attenti. Stanno reagendo tutti bene".

Sulle cessioni estive

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"Quando siamo partiti nelle mille notti insonni ho pensato che qualsiasi allenatore alleno è quello più forte, quello che mi può dare la soluzione, e si va a lavorare in maniera corretta. Poi naturalmente, sono state delle esigenze a livello societario che hanno portato questo. Io sono convinto che se fossero rimasti Mertens, Ruiz e Koulibaly avremmo fatto lo stesso un grande campionato, il campionato di quest'anno viene fuori da quanto fatto l'anno scorso. Ad alcuni ci vogliono 3-4 anni per costruire, io in un anno dovevo vincere. Vabbè che io vi sto un po' sui coglioni di più rispetto agli altri, ma questa cosa va un po' modificata".

Su Osimhen

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"Victor sembra che sia tutto apposto per i primi accertamenti fatti dai medici, poi si approfondirà".

La dedica per la vittoria

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"A tutti quei calciatori che hanno avuto la disponibilità di apprezzare il lavoro, il modo di lavorare, di darci una mano per fare quante più vittorie possibili. Ai tifosi del Napoli, stasera lo stadio era pieno di napoletani e chi vuole bene al Napoli. È una cosa di cui dobbiamo essere orgogliosi, ci sono tanti che pregano affinché noi vinciamo le partite. Dobbiamo fare di tutto per restituire la felicità che i napoletani meritano".

Sul paragone tra il Sassuolo e l'Eintracht

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"Questa vittoria qui per la forza dell'avversario è diversa da altre e probabilmente sono troppo pignolo io quando dico che in alcuni momenti dobbiamo avvertirlo questo pericolo. Il Sassuolo ci assomiglia molto, sa dove andare, sa ripartire, fa circolare palla, per cui assume un valore maggiore questa vittoria e questa prestazione qui, che ci permette di preparare meglio la partita di martedì perché quando esci da una brutta prestazione hai il timore di essere quello e non quello precedente, noi ormai abbiamo le nostre certezze e le porteremo anche sul campo dell'Eintracht".

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