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Spalletti in conferenza: “Vorrei 4 Anguissa. Raspadori o Simeone? Giochino che rompe”
Luciano Spalletti, tecnico del Napoli, ha rilasciato alcune dichiarazioni in conferenza stampa commentando la vittoria degli azzurri contro il Torino in campionato.
"È un segnale che siamo riusciti a direzionare noi all'inizio la gara, portandola dove abbiamo più qualità. Ad inizio del secondo tempo non siamo riusciti più a creare uno scambio che ci desse la possibilità di andare oltre la linea difensiva, come è accaduto sul secondo gol di Anguissa. All'inizio abbiamo palleggiato bene, anche se possiamo far meglio perché su alcuni palloni che abbiamo perso c'è stata un po' di pigrizia. Non penso che siamo calati a fine primo tempo, sono loro che sono forti. Loro sono bravi e il valore di questa vittoria è maggiore proprio per la forza dell'avversario".
Se lo fa Anguissa si sa che lui è fisico. Lo deve fare Kvara o Politano quel gol lì e quel duello lì! Se lo vincono loro di testa, allora son contento. Uguale Ndombele, come Anguissa: è diverso da sbattere su Lobotka, Demme o Zielinski. Gol di Kvara di forza: quando ha la possibilità di puntare ha questa variabilità di fintare e attaccare l'uomo che è una roba incredibile. Lui ti va sul destro o sul sinistro, ti controfinta, poi quando se l'è preparata per tirare e tutti si buttano in scivolata perché tira in porta, poi la appoggia all'uomo libero. Perché nel dribblare riesce a restare lucido. Come stasera con Zielinski due volte. Poi Zielo una volta ha preso in faccia uno, ma era una bella palla. Di Anguissa ce ne vogliono due, tre o quattro. Gli altri devono metterci qualcosa in più. Kvara è un giocatore fantastico, ma se noi non riusciamo a fare 3 passaggi al limite dell'area, che si fa? Se loro sono in pressing, come usciamo? Va buttata addosso alla prima linea laggiù. Anche Kim ha qualità fisiche, hai voglia di sfidarlo in fisicità e a lanciare. Poi è chiaro che a fine partita gli ho fatto grandissimi complimenti: l'hanno vinta in maniera corretta, era difficilissima. Una partita in equilibrio sempre, anche sul 3-1. Meret ha fatto due interventi importanti. Abbiamo vinto una gara meritata".
"Gli chiedevo di non rimanere aperto: quando si riportava palla dal portiere, Politano era sulla linea di metà campo, Kvara sulla linea di metà campo sull'incrocio della linea del fallo laterale. Raspadori al centro del campo. Voglio capire come si vince in questo 3 uno contro uno. Bisogna fare un 3 contro 3. Per furbizia, provare a vincere un duello. La seconda parte del primo tempo è stata spesso così. Poi quando si incomincia a palleggiare è diverso. Dove lasciano gli spazi, bisogna andar lì".
"Sono 23 anni che faccio l'allenatore. Per 20 anni ho fatto questa roba qui. Per me son buoni tutti e due: chiunque scelga, mi porta alla vittoria. Io non partecipo più, fate voi! Per me vincevo lo stesso con Simeone o Raspadori dal primo minuto. Ma chi è la riserva fra Politano e Lozano? Ditemelo voi. Per me è uguale. Lozano mi dà delle soluzioni, se gioca Politano mi dà delle soluzioni. Chi gioca mezz'ora non è riserva, siccome sono tutti un po' permalosi, devono dare tutto in quel periodo di gioco. Elmas in 10 minuti ci ha tolto dalle difficoltà, perché è entrato bene e ha fatto contrasti importanti. Non partecipo al giochino riserva-titolare, per me si vince uguale con tutti e due".
"Ora ci sono cinque cambi e si gioca ogni tre giorni. Nella tournée che andremo a fare chiederò di fare tre tempi da 45', altrimenti non riesco ad allenare tutti. Se si va fare una tournée dico. Se si va a Castel di Sangro, si chiede lo stesso di fare tre tempi di 45 perché si ha la possibilità di allenarli tutti. La cosa della riserva è per rompere i coglioni all'allenatore. Spesso mi sono portato dei dubbi che non dormivo la notte per chi far giocare, ora dormo tranquillo perché sono tutti forti".
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