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Luciano Spalletti (Getty Images)
Luciano Spalletti, tecnico del Napoli, ha rilasciato alcune dichiarazioni in conferenza stampa, soffermandosi sulla vittoria degli azzurri contro la Juventus in campionato per 2-1.
Sono andato a salutare l'arbitro a fine partita, lui ha tirato dritto e poi sono passato a salutarlo prima della sala stampa. Non ci sono mai state frizioni. Per una volta che vinco mi fate la morale?. La differenza l'ha fatta la compattezza della squadra, che non si è disunita dopo il gol della Juventus. Siamo stati sempre in equilibrio, cercando di forzare il passo senza riuscirci perché la Juve si abbassava bene davanti l'area di rigore. Loro hanno un blocco difensivo che tutti conosciamo e nello stretto diventano dei leoni. Con Ounas qualcosa in più abbiamo fatto, mettendo cross e palle dentro grazie anche alla pressione dei due centrocampisti. Noi volevamo fare la partita. Questi nove punti che abbiamo hanno un valore importante perché ci permettono di conoscerci meglio ed entrare nel vivo delle situazioni. Con il ritorno in ritardo dagli europei e le partenze per le nazionali noi siamo i terzi in Europa più penalizzati, la Juve è seconda. Sono penalizzazioni importanti, per dire Elmas è uno che può fare di più ma se torna all'ultimo momento non sai come lo hai. Osimhen è tornato e ci ha detto ho bisogno di dormire, li mandi in campo ma è difficile che possano dare quel contributo che possono dare".
Anguissa ci ha dato una grande mano, perché le sue caratteristiche ci mancavano. Lui è esecutivo ed è andato a riprendere un sacco di palloni, mentre noi siamo una squadra tecnica che imposta".
Loro non sono dei tifosi, loro sono dei calciatori. Vengono allo stadio per faticare e giocare con noi. Non la vivono da spettatori, si percepisce l'amore che hanno per la squadra. Hanno questa alimentazioni d'amore per la squadra e ce la trasferiscono".
Io amo sempre giocare a calcio, gioco sempre volentieri. Magari domani vado al parco e continuo a giocare. I viaggi hanno un costo sui muscoli dei giocatori e sullo stress. Spero che non lascino nessun giocatore a casa d'ufficio, altrimenti saremmo in difficoltà".
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