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Luciano Spalletti, tecnico dell'Inter è intervenuto in conferenza stampa prima del match di domani sera contro il Napoli. Ecco quanto raccolto da CalcioNapoli1926.it.
Errore da non commettere: "Se non riesci a capire quello che vuoi fare, prova a capire cosa non fare. NOn dobbiamo allungarci, di non giocare in 30 metri perchè sono bravissimi sulla distanza, a palleggiare e a capire quando girarsi e puntare. Sono una squadra che gioca insieme da anni. Stanno contendendo lo Scudetto ad una squadra come la Juventus. Onore al Napoli.
Firmerebbe per il pareggio?: Assolutamente no perchè aver timore di perdere non è strategia. All'andata non mi era piaciuto aver riportato la palla dietro dopo aver lavorato per portare la palla dentro. Questo mi aspetto anche se la palla adesso gira meno bene. Ma noi dobbiamo vincere per la situazione in classifica.
Su Candreva: Non è importante non riuscire a fare gol se vai a prendere l'avversario, se giochi in collettivo. Fa la differenza il gioco collettivo.
Cosa fare domani?: Credo si debba modificare qualcosa in fase offensiva piuttosto che quella difensiva.
Sull'equilibrio: Condivido perchè c'è il calciatore che ti può dare lo spunto del gol ma non è continuo e se la squadra non può compensare queste mancanze allora non si rimette il modo il meccanismo del calciatore forte.
Sulla strategia dell'andata: Noi parliamo di noi. Abbiamo combattuto l'individualismo e ci sono strategie comuni. All'andata abbiamo palleggiato bassi e ci siamo presi dei rischi da non ripetere domani. Abbiamo costruito bene ed è mancato l'ultimo passaggio quando c'era da andare in avanti. Io sono convinto che i ragazzi abbiamo capito l'importanza della partita. Verrà fuori la stessa disponibilità.
Sosta positiva o negativa?: Non ci mette nulla in più perchè le intenzioni sono sempre state le stesse. Probabilmente sentendosi sotto schiaffo prendono più confidenza per ciò che serve in questo Campionato. Le intenzioni dei nostri calciatori sono molto sane.
Chi toglieresti al Napoli: Davanti sono fortissimi perchè hanno la velocità. Sono tutti e tre calciatori che hanno la personalità per fare scelte importanti. Ma non potrei mai pensare che i miei siano meno forti. Loro hanno queste caratteristiche che in un attimo ti vengono a puntare.
Sarri alla Nazionale o la sua filosofia?: Io lo candido ad essere un allenatore che ha fatto vedere un calcio importante, fatto di ricerca, di pressing dall'inizio al 90esimo. La ricerca di fare gol con costanza. E' colui che ha ricevuto i complimenti da tutti.
Su Valero e Rafinha: Valero deve essere valutato mentre Rafinha si allena sempre meglio e riesce a sviluppare le sue qualità tecniche e di velocità. Di conseguenza, siamo contenti e lui stesso vede che migliora. Riesce a proporre il suo calcio per un minutaggio superiore di volta in volta. Ci fa ben sperare per averlo totalmente a disposizione.
Sui gol da centrocampo: Mi aspetto arrivino da tutti. E' una concessione che facciamo a tutti soprattutto in un gioco moderno fatto di ribaltamenti di fronte.
Partita decisiva: Si è già detto anche precedentemente per la vicinanza alla fine, per la classifica corta. Sei sempre un pò legato agli altri risultati ma noi pensiamo sia una partita fondamentale per il possibile successo finale. Ha un valore importante proprio perchè non abbiamo raggiunto risultati utili prima. Dobbiamo vincere le partite.
Su Vecino e Valero: Ci sono molti altri che avevano un legame particolare con Astori. Se si dice di giocare, bisogna farlo.
Sui calciatori: I calciatori che sono dentro percepiscono dove siamo e il dovere che abbiamo di costruire un futuro sui calciatori del passato. Non c'è più spazio per le reazioni individuali in questo spogliatoio. Si è avvertito anche con la festa di ieri sera. Hanno capito l'importanza di cosa voglia dire far parte dell'Inter. L'interesse di essere in linea con la storia del club è totale.
Sulla partita: Loro arrivano arrabbiati per un passo falso mentre noi arriviamo da un periodo di passi falsi. Ci sarà da essere quasi perfetti perchè il Napoli potrebbe dare spunti a chi dovrà decidere su quali concetti ripartire. Spesso si fanno paragoni con il calcio che vediamo in televisioni ma ci sono già esempi nel nostro calcio. Ed uno di questi è il Napoli.
Su Astori: Sono cose che ti rimangono addosso perchè siamo molto più legati di quanto si possa vedere da fuori. Siamo molto più amici. In questo caso, lui era il Capitano del calcio e ci lascia in eredità un esempio importante di come la lealtà renda sottilissimo il confine tra essere avversario e compagno di squadra. Mi ricordo come i ragazzi sono venuti a dirmi quello che era accaduto.
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