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Spalletti in conferenza: “Osimhen deve giocare più di squadra, Anguissa da valutare”

Domenico D'Ausilio

Le parole in conferenza del tecnico del Napoli

Luciano Spalletti, tecnico del Napoli, ha rilasciato alcune dichiarazioni in conferenza commentando la vittoria degli azzurri contro l'Ajax in Champions.

Spalletti in conferenza

"I ragazzi hanno fatto una cosa immensa portando alle stelle l'orgoglio del popolo napoletano. La loro felicità ed il loro entusiasmo ci riempiono di soddisfazione. Bisogna lavorare in maniera corretta, si vedranno le cose fatte bene e quelle fatte male, ma l'Ajax ha fatto vedere che livello di calcio gioca, non è che noi abbiamo abbassato il livello o siamo stati spettatori visti i risultati fatti, ma aver passato un girone contro squadre del genere alla quarta partita è un merito dei giocatori che l'hanno fatto con un calcio di livello".

Su Osimhen

"Osimhen deve giocare di più con la squadra. Poi in quel momento ho deciso di fare quel cambio perché dovevo risistemare l'altezza della squadra dopo l'uscita di Anguissa. E ogni tanto dovevamo abbassarci e ripartire più bassi per andare in contropiede. Speravo riuscisse a fare due-tre battute ad inizio azione nella costruzione bassa dell'Ajax: si vede che non è ancora in grande condizione, sebbene in un momento di aggressione ha creato il quarto gol. Ha sbagliato un gol abbastanza facile, ma Victor è questo qui: non è pulitissimo, nel palleggio con i compagni non è che riesca sempre ad acchiappare il massimo. Ha fatto gol, ritroviamo un calciatore importante, ha giocato 50 minuti: mi spiace per Simeone perché meritava di giocare, ma ho scelto Osimhen e la partita si è messa su binari corretti. Ci verrà comodo un'altra volta".

Sul commento di Schreuder

"Ci fa piacere, lui conosce il talento, lavora in un club che è bravo a creare le squadre, a scegliere giocatori sin da piccolo, è un grande conoscitore, ma noi abbiamo l'umiltà per giudicare ciò che abbiamo fatto e oggi mi va di evidenziare le rincorse di Kvaratskhelia fino all'area di rigore, quella è la roba importante. Se ti concedi distrazioni e non sei continuo, la palla te la ritrovi in area perché hanno qualità estrema e s'è visto. Noi non abbiamo abbassato niente, non ci siamo mai accontentati. A volte ci hanno obbligato loro e Kvara ha fatto bene quel lavoro, bravo!".

Su Anguissa

"È da valutare bene, ha sentito tirare, è la sintesi di quello che diciamo della Champions, appena ti manca qualcosa diventa difficile e la palla te la ritrovi subito dietro insidiosa. Non siamo riusciti a buttare la palla fuori due volte, con lui infortunato, e ci hanno fatto gol".

Sui dettagli da migliorare

"I dettagli sono la cosa da migliorare. Sono il rimanere acceso in maniera continuativa nella situazione, la Champions è questa qui: se concedi una pressione, se dai la possibilità di lasciare un uomo libero o ci arrivi in ritardo, poi loro te lo fanno valere fino all'area di rigore questo vantaggio. Noi si pressa tutti assieme, ci si ricompone più bassi, si rientra in maniera forte. Questo discorso lo stiamo facendo molto meglio, lo scorso anno era una difficoltà quando ci rimontavano: poi sono sempre i giocatori a determinare la forza della squadra, nell'andare a pressare con i tempi giusti, nel trovare lo spazio giusto, muovendosi e prendendoselo nel tempo e nello spazio con forza. Per portare a casa un risultato straordinario così, è segno che i ragazzi hanno fatto tante cose molto bene".

Sulla fuga in campionato

"Questa qualificazione ci dà una spinta, abbiamo fatto tante cose nel modo giusto. Raspadori si è battuto come un leone, ha fatto tanti metri con qualità e forza che ormai ci ha abituato. In dei momenti l'Ajax ci ha portato a difendere, ma non si può fare diversamente. È difficilissimo riuscire a portare a casa questi risultati, abbiamo fatto quattro gol e tanti altri li abbiamo creati minacciosamente. Ne usciamo rafforzati da queste quattro partite, con la consapevolezza di poterci confrontare con le squadre avversarie".

Su Raspadori e Ndombele

"Raspadori si è battuto come un leone, con forza, qualità, intensità, ci ha abituati a questo, abbiamo dovuto difendere ma non si può fare diversamente a questi livelli ma siamo arrivati tante volte minacciosi verso la porta e se ne esce rafforzati da queste partite. Ndombele sta migliorando, ha quel passato panterato a volte, poi quando si accorge che deve recuperare ha 2-3 metri indietro ma ha forza e qualità, ha l'imbucata straordinaria, non era dispiaciuto neanche l'altro giorno, poi lui ha anche il tiro da fuori".

Su Lobotka

"Lobotka ha un difetto? Facile, non è altissimo. Però ti rampica addosso facile e riesce ad avere quei dieci centimetri in più, come se avesse i tacchetti più alti".